«L’unico ostello non può chiudere»

«L’unico ostello non può chiudere»

«Una citta come Roma non può permettersi il lusso di chiudere il suo unico ostello. La Regione non potrà dare il via libera a cambi di destinazione d’uso prima di aver risolto questo problema. È una lacuna che va colmata». L’assessore regionale al turismo, Claudio Mancini lancia l’allarme sulla paventata chiusura della struttura nel corso della conferenza stampa organizzata ieri mattina dall’Aig, l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù.
In totale 334 posti letto a 18 euro a notte per una struttura ospitata nella Foresteria sud del parco del Foro Italico. Un contratto stipulato nel 1966 a nome dell’Aig - il complesso è di proprietà del demanio concesso in usufrutto al Coni con decreto ministeriale - che scadrà nel prossimo ottobre. Secondo l’Aig il Coni sarebbe intenzionato a rientrare in possesso della Foresteria per aprire attività commerciali. Ieri mattina Aig e Italia Nostra hanno esposto il caso durante la conferenza stampa alla quale, oltre a Mancini, ha partecipato anche il presidente della commissione capitolina al turismo Pino Galeota che ha ammesso di aver perso «una battaglia politica». «È una vergogna che in tutto questo periodo di amministrazione di centrosinistra - ha continuato - non si sia fatto nulla. In Consiglio è passato di tutto».
Novantamila presenze l’anno, di cui l’85 per cento straniere, 30 dipendenti per una sola struttura cittadina. «Poca» ricordano all’Aig «se si pensa che Parigi ha 1200 posti letto e Londra sette strutture di cui l’ultima inaugurata mertedì scorso nel centro cittadino. Roma continua d essere sottodimensionata». «Il prossimo 7 marzo - annuncia il presidente regionale Aig, Agostino Gessini - faremo una giornata di confronto proprio dentro l’ostello. Inviteremo anche i rappresentanti del Coni a cui presenteremo una proposta. La nostra idea è valorizzare la Foresteria facendolo diventare un centro polivalente. Altra questione è poi la scarsa presenza di strutture a Roma».
Dopo questo primo appuntamento del 7 marzo ne seguirà un altro istituzionale: «lo programmeremo presto e verrà dopo quello della Foresteria - ha annunciato Mancini - apriremo un tavolo in Regione con tutte le parti in causa ma ribadiremo al Coni la ferma volontà di avere una struttura come quella dell’Ostello a Roma».


Anche Federalberghi, presente alla conferenza con il direttore regionale, Alessandro Cianella ha mostrato «viva preoccupazione per un’eventuale perdita dell’Ostello. Si tratta di un provvedimento che deve essere immediatamente sospeso».

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