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L'Afghanistan censura il "Cacciatore di aquiloni"

Il film ispirato al romanzo di Hosseini non uscirà nelle sale cinematografiche di Kabul. Le motivazioni della Afghan Film: "Incita alla violenza razziale". Il trailer del film

L'Afghanistan censura 
il "Cacciatore di aquiloni"

Kabul - Il "Cacciatore di aquiloni" incita alla violenza razziale e per questo il film ispirato al best seller di Khaled Hosseini è stato vietato in Afghanistan. La decisione presa dalla Afghan Film, un’istituzione statale che presiede alla censura delle pellicole, mette ilo bavaglio alla pellicola di Mark Foster.

Sullo sfondo di una Kabul dove ancora potevano violare, alti nel cielo, gli aquiloni, il film (che in Italia uscirà il 15 febbraio) ripercorre gli ultimi 30 anni di storia afgana. Dalla caduta dell’impero russo alla fine del regime talebano: nel susseguirsi degli eventi che hanno segnato la storia dell'Afghanistan prende vita la storia di Amir, un ragazzo pashtun di Kabul, e del suo senso di colpa per aver tradito il suo amico d’infanzia, Hassan, figlio del suo servo hazara.

Il diktat dalla Afghan Film arriva dopo mesi di polemiche che avevano obbligato i due giovanissimi protagonisti del film a vivere sotto protezione per il timore che finissero nel mirino dei talebani.

Il divieto è destinato ad alimentare il mercato illegale dei dvd pirata come già successo con un altro film proibito, "Kabul Express", considerato offensivo per la minoranza hazara. Secondo la Afghan Film il film conterrebbe scene offensive per la cultura islamica, come quella dello stupro subito dal piccolo hazara Hassan.
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