L'agente arrestato era sotto sorveglianza da due anni per abuso di alcolici

Dopo aver chiamato i soccorsi ed essersi qualificato come poliziotto, C.G. è stato accompagnato in ospedale per degli accertamenti, ma da lì è poi allontanato senza fare i controlli

L'agente arrestato era sotto sorveglianza da due anni per abuso di alcolici
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Era sotto sorveglianza da due anni per aver avuto problemi con l'abuso di alcolici anche in passato il poliziotto arrestato per omicidio stradale aggravato - e denunciato anche per essersi rifiutato di effettuare gli esami all'ospedale - dopo che sabato all'alba aveva investito e ucciso a Lambrate, un pedone quasi coetaneo, il 25enne Matteo Barone, residente in zona. Lo ha scritto ieri il sito repubblica.it

C.G., 26 anni, agente in un commissariato del centro (al momento dell'incidente era fuori servizio) era in stato di ebbrezza alla guida di un suv, una Audi Q2, quando ha investito Barone che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. L'impatto è stato violento: il corpo è stato sbalzato a quasi 40 metri di distanza. Inutili i soccorsi: il 25enne è deceduto un'ora dopo.

Dopo aver chiamato i soccorsi ed essersi qualificato come poliziotto, C.G. è stato accompagnato in ospedale per degli accertamenti, ma da lì è poi allontanato senza fare i controlli. È tornato sul luogo dell'incidente tre ore dopo, dove è stato sottoposto all'alcol test dai ghisa: l'etilometro avrebbe rilevato un livello di alcol nel sangue pari a 0,60 g/l, oltre il limite consentito.

Secondo la polizia locale, l'agente avrebbe avuto una condotta di guida pericolosa, con velocità elevata e un comportamento

consapevole nel sottrarsi ai controlli.

Il povero Matteo Barone Barone da poco aveva lasciato il lavoro per dedicarsi alla musica rap. Al momento dell'investimento aveva appena passato la serata con gli amici in un locale.

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