Quest’Olimpiade non s’ha da fare. A che titolo, soprattutto noi europei, usiamo un marchio greco, anzi un brand, come le Olimpiadi mentre lasciamo che la Grecia crepi di debiti? Con che faccia mettiamo in gara le nazioni, i loro inni, i loro medaglieri e le loro bandiere dopo che le abbiamo rubato ogni briciolo di sovranità e dignità? E con che stomaco traffichiamo in oro per premiare i campioni, se la riserva aurea non conta più nulla e gli olimpionici dovrebbero essere premiati con titoli di borsa?
A che pro gli arbitri di gara se ci sono le agenzie di rating a giudicare il mondo? E Monti che va a fare se era contro le Olimpiadi in Italia ed è un antisportivo acclarato? È come mandare a rappresentarci uno esonerato dalla ginnastica.
Trovo infine miserabile che la crisi mondiale abbia trovato un capro espiatorio in una ragazza greca campionessa di salto triplo negli under 23, che ha fatto una battutina fessa su Twitter ed è stata cacciata dalle Olimpiadi per razzismo. Quattro anni di allenamento e sacrifici stroncati per una zanzara politically uncorrect . Avesse detto che uccidere un fascista non è un reato sarebbe lì;avesse fumato droga,insultato l’Occidente o bestemmiato un dio, eccetto Allah, sarebbe stata perdonata. Eppoi quel cognome imperdonabile, Papachristou...
In compenso la Grecia ha già vinto in partenza la gara di salto triplo nel vuoto.
P.S. Il Giornale mi chiede di andare in ferie con cucù fino a ferragosto per lasciare spazio alle Olimpiadi.
Obbedisco, sportivamente.
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