Land Rover, così Freelander tornerà a stregare gli italiani

La novità s’inserisce tra le auto Premium Versione da 272 cv per Range Sport

da Essaouira (Marocco)

Defender a parte, sebbene pronto a presentarsi con vesti un po’ rimaneggiate e con un inedito turbodiesel, la gamma Land Rover vira la boa del completo rinnovamento. Iniziato quattro anni fa con la Range Rover, proseguito con la Range Rover Sport e in seguito con la Discovery 3 approda, ora, alla nuova Freelander.
Non a caso, eredita molte peculiarità dalle sorelle maggiori ma, come si constata ben di rado, non manca neppure di portare in famiglia anche alcune novità. Per tutti questi motivi merita, davvero, l’appellativo di nuova Freelander. È distante anni luce da quella venduta sino a poche settimane fa e s’inserisce tra le Suv compatte di categoria Premium. Un contesto dove mette in gioco due motori - un 4 cilindri turbodiesel di 2.2 litri da 160 cv abbinabile anche al filtro per il particolato e un 6 cilindri in linea di 3.2 litri da 233 cv - e quattro allestimenti: E, S, SE ed HSE. La novità è proposta a prezzi compresi tra 30.800 e 45.800 euro.
Il balzo in alto compiuto dalla Freelander è ben trasmesso dai lineamenti, elegantemente sportivi, che richiamano quelli delle più recenti sorelle maggiori. L’apprezzabile scomparsa della ruota di scorta appesa al portellone facilita la possibilità d’identificarla come una «baby-Range», ma alcuni tipici stilemi del modello precedente - dal frontale muscoloso allo scalino nella parte posteriore del padiglione sino all’estensione delle superfici vetrate - affermano con vigore la specifica personalità della nuova Freelander. La ricercatezza con cui si propone questa Land Rover è rimarcata anche dall’atmosfera dell’abitacolo che è accattivante, funzionale e può sconfinare nel ricercato grazie ai rivestimenti pregiati, a equipaggiamenti hi-tech e a soluzioni destinate a valorizzare la funzionalità.
Ma il distacco più netto con il passato è impresso da tutto ciò che sfugge alla vista: dal gruppo pianale-sospensioni al sistema di trazione integrale controllato elettronicamente, dall’evoluzione del Roll Stability Control all’inedito Gradient Release Control - assicura il graduale raggiungimento della velocità impostata in discesa dall’Hdc ottimizzando la pressione nel circuito frenante - sino al Terrain Response (non disponibile solo sulla versione E) con cui si può settare la meccanica per affrontare al meglio asfalto e percorsi impervi. Il dinamismo sulle strade asfaltate è sorprendente: tenuta e stabilità si combinano alla perfezione, decretando una perfetta risposta ai comandi, agilità e affidabilità. Fattori che consentono di fruire al meglio dei motori: il turbodiesel è fluido e in grado di sostenere con spinte consistenti anche le richieste d’allungo, mentre il 3.2 i6 sfodera una bella souplesse che gli consente di trasformare il funzionamento da elastico a grintoso, o viceversa, con assoluta naturalezza. E per quanto riguarda la marcia in fuoristrada basta dire che la nuova Freelander onora alla perfezione il blasone di famiglia. Contestualmente al lancio della nuova Freelander avviene anche quello di un’inedita versione della Range Rover Sport: la 3.6 TDV8. È spinta da un 8 cilindri bi-turbodiesel di 3.600 centimetri cubi. Eroga la bellezza di 272 cavalli, sviluppa una coppia di oltre 65 chilogrammetri ed è abbinato al cambio automatico-sequenziale a 6 marce.

Il risultato? Un temperamento che sull’asfalto rispetta quanto promette la denominazione Sport e doti off-road, più che fuoristradistiche, addirittura trialistiche grazie alla forza impressa anche ai minimi carichi dalla consistente dose di coppia.

Commenti