
Mentre Donald Trump approva i piani per l'attacco all'Iran e la Guida suprema Ali Khamenei minaccia l'Occidente, continuano i missili tra Israele e Iran. Nella notte le forze di Tel Aviv hanno attaccato il reattore ad acqua di Arak, quelle di Teheran hanno colpito un ospedale nel sud di Israele.
22:59 - Esplosione nella residenza dell'ambasciatore norvegese in Israele
Un'esplosione si è verificata nella residenza dell'ambasciatore norvegese a Herzliya, in Israele. Lo riferisce, riporta il Times of Israel, il ministero degli esteri norvegese. "Siamo in contatto con l'ambasciata, nessun membro dello staff è rimasto ferito", ha detto il ministero. Non è stato specificato cosa abbia causato l'esplosione. Secondo quanto riportato dai media locali, una granata sarebbe stata lanciata contro la residenza, provocando danni all'edificio.
22:20 - Teheran: colpiremo la sede di Channel 14
L'Iran ha in programma di attaccare gli uffici dell'emittente israeliana Channel 14, che accusa di essere il “canale di propaganda” del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito l'emittente statale iraniana Irib, citata dalla Cnn. Irib ha affermato che Teheran colpirà gli uffici televisivi nei prossimi giorni, esortando tutti i dipendenti a evacuarli. Lunedì, l'esercito israeliano ha attaccato il complesso degli studi del canale di notizie statale iraniano IRINN, definendolo un “centro di comunicazione utilizzato a fini militari dalle Forze Armate iraniane". Una forte esplosione è stata udita mentre una conduttrice era in onda in diretta, come mostrato da un collegamento live.
21:42 - Casa Bianca: "Per Trump Teheran può e deve accettare un accordo"
Dopo otto giorni di conflitto con Israele, l'Iran "è in una posizione molto debole e vulnerabile". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aggiungendo che Donald Trump "è molto chiaro e diretto: l'Iran può e deve accettare un accordo". La portavoce di Trump ha poi esortato i sostenitori di Trump a "aver fiducia nel presidente". "Il presidente Trump ha un istinto incredibile, ha mantenuto l'America e il mondo al sicuro durante il primo mandato garantendo la pace attraverso un'agenda di politica estera basata sulla forza", ha aggiunto, con un messaggio teso a rassicurare la base Maga dopo che alcuni importanti sostenitori dell'America First hanno pubblicamente criticato l'ipotesi di un coinvolgimento diretto degli Usa nell'attacco all'Iran.
21:31 - Hezbollah: "Agiremo come riterremo opportuno di fronte ad aggressione Usa-Israele"
Il leader Naim Qassem afferma che Hezbollah "non è neutrale" di fronte al nuovo confitto nella regione e "agirà come ritiene opportuno di fronte a questa brutale aggressione israelo-americana". La dichiarazione di Qassem arriva dopo l'inviato speciale Usa per la Syria ha rivolto un monito contro il coinvolgimento di Hezbollah nel conflitto.
20:52 - Netanyahu: guerra con Teheran favorisce il ritorno degli ostaggi
Secondo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu la guerra con l'Iran contribuisce ad accelerare il ritorno dei restanti ostaggi tenuti prigionieri da Hamas a Gaza.“L’unica vera cosa” che impedisce la fine della guerra in corso a Gaza sono gli ostaggi, ha dichiarato in un'intervista all'emittente Kan, aggiungendo che l’operazione contro l’Iran aiuta a far tornare i prigionieri, poiché “Hamas fa affidamento sull’Iran”. Riguardo alla campagna contro Teheran, Netanyahu ha affermato che l'Idf stanno prendendo di mira "sistematicamente" l'intera gamma di sistemi d'arma dell'Iran, comprese tutte le armi non convenzionali.
20:21 - Grossi: "Teheran non ha dato risposte credibili a tante domande tecniche"
"L'Iran non ha dato risposte credibili a tante domande tecniche che abbiamo chiesto". E' quanto afferma il direttore generale dell'agenzia atomica dell'Onu, Rafael Grossi, parlando in esclusiva al Tg1. Mette poi in guardia dai rischi di impianti nucleari, soprattutto alla centrale di Busher. "Questa non deve essere mai toccata - dichiara - perché questo sarebbe un problema da un punto di vista della sicurezza nucleare gravissimo". Grossi conclude auspicando un ritorno al negoziato sul nucleare iraniano: "serve un ritorno alla diplomazia", afferma, aggiungendo però che "è chiaro che si deve riconoscere una realtà di una guerra che si svolge in questo momento, mentre parliamo".
20:10 - Idf: colpito il quartier generale dell'intelligence interna iraniana
Il portavoce dell'Idf Effi Defrin ha dichiarato che l'aeronautica ha colpito il quartier generale della sicurezza interna del regime iraniano. Riguardo all'attacco missilistico di questa mattina, che ha danneggiato tra l'altro anche l'ospedale Soroka a Beer Sheva, ha aggiunto: "Che non ci siano dubbi, il regime iraniano ha mirato proprio all'ospedale Soroka".
20:09 - Casa Bianca: Iran può produrre l'atomica in due settimane
L'Iran è in grado di produrre una bomba nucleare in "un paio di settimane". Lo afferma la Casa Bianca.
20:05 - Per Trump è possibile negoziare con Teheran
Il presidente Donald Trump pensa che ci siano "sostanziali possibilità" di negoziati con l'Iran. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt alla stampa. Ma un accordo potrà essere raggiunto solo se non includerà alcun arricchimento dell'uranio.
19:40 - Casa Bianca: Witkoff ha avuto contatti con l'Iran
La Casa Bianca conferma che l'inviato speciale Usa Steve Witkoff ha avuto contatti con l'Iran. Lo ha detto la portavoce Karoline Leavitt.
19:37 - Netanyahu: Israele in grado di colpire tutti i siti nucleari
Israele può colpire tutti gli impianti nucleari in Iran, compreso il sito nucleare sotterraneo di Fordow. Lo ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu in un'intervista rilasciata all'emittente pubblica Kan. Alla domanda se Israele abbia la capacità di distruggere l'impianto nucleare sotterraneo iraniano di Fordow senza l'assistenza degli Stati Uniti, Netanyahu ha risposto: "Raggiungeremo tutti i nostri obiettivi e colpiremo tutti i loro impianti nucleari. Abbiamo la capacità di farlo".
19.36 - Trump deciderà su Iran in prossime 2 settimane
La Casa Bianca, citando una dichiarazione del presidente Donald Trump, ha reso noto che - a proposito del possibile coinvolgimento in guerra contro l'Iran al fianco d'Israele - una decisione sarà presa "entro le prossime due settimane". "Considerato che c'è una sostanziale possibilità di negoziati con l'Iran, che potrebbero o meno aver luogo nel prossimo futuro, prenderò la mia decisione se intervenire o meno entro le prossime due settimane", recita la nota del presidente.
19.33 - Netanyahu, cambio regime non è obiettivo ma può essere conseguenza raid
“La questione del cambiamento di regime o della caduta di questo regime è prima di tutto una questione che riguarda il popolo iraniano". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un'intervista all'emittente Kan, aggiungendo che il cambiamento di regime “potrebbe essere una conseguenza” degli attacchi israeliani contro il paese, ma “non è un obiettivo dichiarato o ufficiale che abbiamo".
18:51 - Trump informato su pro e contro del bombardamento di Fordow
Il presidente Donald Trump è stato informato sia dei rischi che dei benefici di un bombardamento su Fordow, il sito nucleare più sicuro dell'Iran, e si è convinto che disattivarlo sia necessario a causa del rischio che vengano prodotte armi in un periodo di tempo relativamente breve. Lo hanno riferito diverse fonti a Cbs News. Il presidente "crede che non ci siano molte alternative", ha detto una fonte. "Portare a termine il compito significa distruggere Fordow".
18:22 - Israele si aspetta una decisione di Trump entro 24-48 ore
Israele si aspetta "nelle prossime 24-48 ore" una decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sull'entrata in guerra contro l'Iran. Lo ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. "Ci si aspetta che (gli americani, ndr) si uniscano, ma nessuno li spinge - ha precisato il funzionario - Sono loro a dover prendere la decisione".
17:43 - Reuters: Iran e Usa hanno avuto contatti diretti
L'Iran e gli Stati Uniti hanno avuto contatti diretti da quando sono iniziati gli attacchi di Israele. Lo riporta Reuters citando alcune fonti diplomatiche. L'inviato speciale Steve Witkoff ha parlato diverse volte al telefono con il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica che metta fine al conflitto.
15.51 - Teheran minaccia la chiusura dello stretto di Hormuz
La possibile chiusura dello Stretto di Hormuz sarebbe una "misura legale" in risposta "all'ingresso degli Stati Uniti nel conflitto con l'Iran a fianco di Israele". Lo ha affermato il parlamentare iraniano Ali Yazdih all'agenzia di stampa Mehr. In precedenza Benham Saeidi, membro del Comitato per la sicurezza nazionale e la politica estera del parlamento iraniano, aveva affermato che Teheran stava valutando la possibilità di "chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta alle azioni degli oppositori della Repubblica islamica".
15.45 - L'accusa di Israele: "L'Iran ha usato bombe a grappolo"
Il Comando del fronte interno delle Idf ha confermato che l'Iran ha lanciato almeno un missile balistico con a bordo una testata a grappolo verso il centro di Israele. Lo riporta il Times of Israel. La testata a grappolo si divide durante la discesa, a un'altitudine di circa 7 chilometri, scagliando circa 20 proiettili più piccoli in un raggio di circa 8 chilometri. I proiettili non hanno propulsione propria e si limitano a schizzare a terra in modo casuale. Un funzionario militare israeliano ha spiegato che un simile missile rappresenta una minaccia per un'area molto più ampia rispetto alle altre testate missilistiche balistiche dell'Iran, ma l'esplosione di ciascuna bomba a grappolo è molto più piccola.
15.12 - Teheran: "Reazione se Usa attaccano. Trump è un fesso"
"Il governo criminale americano e il suo fesso presidente devono sapere con certezza che se commetteranno un errore e agiranno contro l'Iran, faranno i conti con una risposta dura". E' la minaccia che arriva dal Consiglio dei Guardiani, potente istituzione che in Iran partecipa al processo decisionale nella Repubblica Islamica. A riferire della dichiarazione sono i media iraniani al settimo giorno di escalation militare tra Israele e Iran.
14.05 - Idf: "Abbiamo distrutto quasi metà dei lanciatori dei missili balistici iraniani"
Le Idf sono vicine al punto di distruggere metà dei lanciatori di missili balistici dell'Iran, secondo quanto riferito da alcune fonti al Jerusalem Post, dopo che il portavoce dell'esercito israeliano, il generale di brigata Effie Defrin, ha dichiarato che l'aeronautica militare aveva ormai distrutto "centinaia" di lanciatori. Tali numeri, secondo il giornale israeliano, potrebbero essere molto significativi: se infatti si arrivasse a mettere fuori uso il 70% dei lanciatori, anche se la Repubblica islamica avesse ancora molti missili balistici, non sarebbe in grado di lanciarne più di 10-30 alla volta, il che renderebbe molto più facile intercettarli. (
13.30 - Mosca avvisa gli Usa: "Non intervengano in Iran"
"Vorremmo mettere in guardia Washington dall'intervento militare in questa situazione, che sarebbe un passo estremamente pericoloso con conseguenze negative davvero imprevedibili". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in merito a un possibile attacco americano all'Iran. Lo riferisce la Tass. Zakharova ha aggiunto che "la Russia chiede alla leadership israeliana di interrompere immediatamente i raid su impianti e siti nucleari sottoposti a misure di sicurezza e sottoposti alle attività di verifica dell'Aea". "Siamo particolarmente preoccupati per la sicurezza della centrale nucleare di Bushehr, nella cui attività sono coinvolti specialisti russi", ha aggiunto. "Oggi la cosa principale - ha aggiunto la portavoce, citata da Interfax - è impedire un'ulteriore spirale di violenza, raggiungere un cessate il fuoco e ripristinare la pace, che a sua volta creerà i presupposti per riportare la situazione sulla strada dei negoziati. Siamo pronti a contribuire in ogni modo possibile e stiamo compiendo sforzi politici e diplomatici in questa direzione"
12.28 - Xi sente Putin: "Cessate il fuoco Israele-Iran è la priorità"
Il cessate il fuoco è "l'assoluta priorità" del conflitto tra Israele e Iran. Il presidente cinese Xi Jinping, nel colloquio telefonica con l'omologo russo Vladimir Putin, ha affermato che "l'uso della forza non è il modo giusto per risolvere i contenziosi internazionali", nel resoconto dei media statali di Pechino.
11.55 - Katz: "Un dittatore come Khamenei non può esistere"
"Un dittatore come Khamenei non può continuare a esistere". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, affermando che la Guida suprema dell'Iran dovrà "rispondere per i crimini di guerra" commessi ai danni di Israele
10.48 - Gli Usa "svuotano" la base aerea in Qatar: via velivoli e droni
Una delle principali basi aeree del Medio Oriente utilizzate dall'esercito statunitense ha visto molti dei velivoli che solitamente si trovano sulla sua pista sparire nel fine settimana. La base aerea di Al Udeid, alle porte di Doha, in Qatar, è il quartier generale avanzato del Comando Centrale dell'esercito statunitense. Di solito, la base aerea è piena di aerei da trasporto, jet da combattimento e droni. In una foto satellitare scattata ieri da Planet Labs PBC e analizzata dall'Associated Press, la pista dell'aeroporto era vuota. L'esercito americano non ha confermato gli spostamenti dei mezzi. Tuttavia, questo avviene dopo che anche le navi della base della Quinta Flotta della Marina Militare degli Stati Uniti in Bahrein sono state portate via. Si tratta di una strategia militare tipica per garantire che le navi e gli aerei da combattimento non vengano distrutti in caso di attacco.
10.42 - Iran avverte gli Usa, nessuna opzione esclusa se attaccate
L'Iran è pronto a rispondere con tutti i mezzi a sua disposizione, "nessuna opzione esclusa", se gli Usa di Donald Trump dovessero affiancare direttamente Israele negli attacchi al Paese. Lo ha ribadito in queste ore il viceministro degli Esteri di Teheran, Kazem Gharibabadi, citato dai media ufficiali e ripreso da Iran International, canale d'informazione legato all'opposizione all'estero con base a Londra. Nel caso non avremmo "alternativa se non usare tutti i nostri mezzi per impartire una lezione agli aggressori", ha avvertito Gharibabadi, aggiungendo che "la nostra raccomandazione agli Stati Uniti è di starne fuori, se non vogliono fermare l'aggressione d'Israele".
8.30 - Netanyahu: "Tiranni terroristi pagheranno un prezzo alto"
"I tiranni terroristi iraniani hanno lanciato missili contro l'ospedale Soroka e contro i civili. Pagheranno un prezzo alto", ha scritto su X il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Intanto il ministro della Difesa Israel Katz rende noto di aver ordinato all'Idf insieme con il premier di "attaccare l'Iran con maggiore intensità: obiettivi strategici e governativi a Teheran per eliminare minacce e indebolire il regime degli ayatollah". "Il codardo dittatore iraniano si nasconde nelle profondità del bunker fortificato e spara colpi contro ospedali ed edifici residenziali in Israele: sono crimini di guerra della più grave specie e Khameni sarà ritenuto responsabile dei suoi crimini", ha scritto Katz su X.
7.54 - Rientrato allarme su fuga tossica nell'ospedale Soroka
La polizia ha escluso il sospetto di una fuga di sostanze pericolose dall'ospedale di Soroka, a Beersheva nel sud di Israele, in seguito all'impatto diretto di un missile iraniano. L'ospedale Soroka di Beer Sheva è uno dei migliori di Israele e serve l'intera regione del Negev, curando israeliani di ogni fede e i nostri vicini palestinesi che vengono appositamente per essere curati. Il suo personale devoto - ebrei e arabi - lavora fianco a fianco in straordinaria armonia, unito dalla missione di guarire", ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog. "Mando forza e sostegno alle équipe mediche, ai pazienti e ai residenti di Beer Sheva e di tutte le città attaccate questa mattina in Israele. In momenti come questi, ci viene ricordato cosa è veramente in gioco e i valori che stiamo difendendo".
6.45 - Iran: tv Stato Teheran, Israele ha attaccato reattore di Arak
Israele ha attaccato il reattore iraniano ad acqua pesante di Arak, come riportato dalla televisione di Stato iraniana, per la quale, in ogni caso, non ci sarebbe "alcun pericolo di fuoriuscita di radiazioni". L'impianto era già stato evacuato prima dell'attacco, preannunciato su 'X' dall'Idf, che aveva anche invitato la popolazione a fuggire dalla zona. Il reattore si trova 250 km a sud-ovest di Teheran. L'acqua pesante contribuisce al raffreddamento dei reattori nucleari, ma produce plutonio come sottoprodotto che può potenzialmente essere utilizzato nelle armi nucleari. Ciò offrirebbe all'Iran un'altra via per la bomba, oltre all'uranio arricchito, qualora decidesse di sviluppare un'arma nucleare. Nell'ambito dell'accordo sul nucleare del 2015 con le potenze mondiali, l'Iran aveva concordato di riprogettare l'impianto per alleviare i timori di proliferazione, riporta il Guardian.
6.41 - Missile iraniano colpisce ospedale nel sud di Israele
Un missile lanciato dall'Iran ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele. I soccorritori segnalano gravi danni sulla scena e il rischio di crolli. "Ci sono danni ingenti in diverse aree. Stiamo attualmente valutando i danni, compresi i feriti. Vi chiediamo di non recarvi in ospedale ora", ha dichiarato il Soroka Hospital di Beersheva, nel sud di Israele, colpito direttamente da un missile balistico lanciato dall'Iran.
6.16 - Sirene d'allarme in Israele, forti boati a Tel Aviv
Le sirene d'allarme stanno risuonando a Tel Aviv e in gran parte del resto di Israele, per il lancio di missili balistici dall'Iran. Forti boati si sentono nel centro di Tel Aviv, come sta costatando l'ANSA sul posto. Gli allarmi sono scattati anche a Nazaret, per l'intrusione di droni. I soccorritori hanno segnalato che quattro zone del centro e del sud di Israele sono state colpite direttamente dai missili balistici lanciati poco fa dall'Iran. Secondo le prime informazioni, è stata colpita la città di Gush Dan e ci sono danni a una struttura nel Negev.
3.41 - Israele lancia nuovi raid sull'Iran, esplosioni a Teheran
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver lanciato stanotte nuovi raid aerei su Teheran e zone limitrofe, rendono noto i media dello Stato ebraico. Esplosioni sono state segnalate nella capitale iraniana e nella vicina città di Karaj, secondo fonti locali citate dall'emittente araba Al Jazeera. Le Idf hanno quindi chiesto su Telegram l'evacuazione dei villaggi iraniani di Arak e Khondab, situati vicino a impianti nucleari, annunciando imminenti attacchi su quelle zone.
1.50 - Cnn, Trump vuole evitare guerra ampia con gli Usa coinvolti
Donald Trump vuole evitare che gli Stati Uniti restino implicati in una guerra più ampia in Medio Oriente e all'interno dell'amministrazione americana è in corso un dibattito su come consentire agli Usa di attaccare i suoi bersagli in Iran senza restare coinvolti in un conflitto. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali per il presidente americano è imperativo evitare un prolungamento del conflitto. Pur essendo ricettivo delle spiegazioni di coloro che spingono per un intervento Usa, Trump è preoccupato dalla possibilità di restare coinvolto in una guerra straniera di quelle che si è impegnato a evitare. Nel fine settimana alcuni alleati americani sono stati messi a conoscenza del fatto che l'amministrazione Trump voleva attendere cosa Israele era in grado di fare nella prima settimana di combattimenti prima di decidere
00.07 - Iran: "Noi fedeli alla diplomazia, agiamo per autodifesa"
"L'Iran agisce esclusivamente per autodifesa. Persino di fronte alla più oltraggiosa aggressione contro il nostro popolo, l'Iran ha finora reagito solo contro il regime israeliano e non contro coloro che lo sostengono".
Lo afferma su X il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, aggiungendo che "contrariamente all'illegittimo, genocida e occupante regime israeliano, noi restiamo fedeli alla diplomazia". Il ministro ha inoltre ribadito che "l'Iran ha dimostrato nei fatti ciò a cui si è sempre pubblicamente impegnato: non abbiamo mai cercato e non cercheremo mai armi nucleari".