A volte a scoppiare può essere anche la pace. Magari occorre qualche tempo: sul Lario, per esempio, sono «bastati» 489 anni per far ritrovare il sorriso fra gli abitanti di Torno e Moltrasio che proprio oggi, l'11 giugno di qualche secolo dopo, celebrano la fine delle ostilità e lo «scoppio della pace». A un pugno di chilometri da Como, rive contrapposte, Torno e Moltrasio, come nella famosa canzone, una bianca e baciata dal sole quando l'altra è nera, tutta avviluppata nell'ombra. E viceversa ogni giorno sereno che Dio manda in terra. Da sempre il sole sorge baciando Moltrasio e tramonta carezzando Torno. Con un dettaglio in più, all'epoca: per la precisione, cinque secoli fa, a Torno, riva est interna nel lago di Como, si preferiva arrotare la «erre» e imitare l'accento francese, «Mais oui, bien sur». A Moltrasio, invece, si tifava Spagna, «Claro que si!». Così poco più di un chilometro di acque placide si trasformavano in tempesta costante per via di giochi di alleanze contrapposte. Sul lago di Como è accaduto spesso, ma a far precipitare questo «risiko» d'altri tempi, in un caldo giorno del giugno 1522, ci si misero anche le campane della chiesa. Si perché, mentre Torno veniva distrutta dagli Spagnoli a Moltrasio pensarono bene di far risuonare a festa le campane della Pieve. Fu vero smacco? Da subito gli abitanti giurarono che si fosse trattato di un equivoco: si celebrava in quelle ore Santa Barbara e le campane roteavano per lei, giammai contro Torno. Ma la Storia, si sa, si pasce anche di equivoci. Tanto più se nessuno provvede a spiegarli. Così mugugni e battibecchi si sono protratti fino ad oggi, quando finalmente da entrambe le sponde, le autorità hanno deciso di trasformare il problema in opportunità, anche turistica, perchè no? Un convegno, gite in barca e alla scoperta delle bellezze dei luoghi sono le condizioni di «resa» o meglio di pacificazione simbolica messe in campo dalle due pro loco cittadine. Alle 10, stamane, il solenne incontro in centro lago. Alle 11 tutti a Moltrasio, al Grand Hotel Imperiale, per un convegno che avrà come relatori alcuni fra i massimi storici di «cose del Lario», dall'architetto Pierangelo Sfardini, al professor Mario Mascetti, a Paolo Grillo, con Luca Grasselli, per Torno e Claudio Castoldi per Moltrasio a far da paciere.
Per tutto il giorno, poi, grazie ad un battello che farà da spola fra le sponde ( info 339 349 1235 e 338 584 9479) degustazioni di piatti tipici e musica sulle due rive, con visite guidate ai giardini di Villa Prandoni a Torno e naturalmente alle due chiese romaniche, Sant'Agata a Moltrasio e San Giovanni a Torno. E questa volta, c'è da scommettere: le campane suoneranno all'unisono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.