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L'arma: una Beretta calibro 22 mai trovata e sparita nel nulla

Diciassette anni di sangue e 16 morti: per tre duplici omicidi non c'è stata nessuna condanna

L'arma: una Beretta calibro 22 mai trovata e sparita nel nulla

La Beretta calibro 22 che spara proiettili Winchester serie H inizia a fare fuoco il 21 agosto 1968: a Signa vengono uccisi Barbara Locci, 31 anni e il suo amante Antonio Lo Bianco, 29. L'assassino non uccide il figlio di Barbara, il piccolo Natale, che dorme sui sedili posteriori. In galera finisce il marito della donna, Stefano Mele, autoaccusatosi del delitto. Passano sei anni e l'arma colpisce ancora. Il 14 settembre 1974, a Borgo San Lorenzo il mostro ammazza infatti Stefania Pettini, 18 anni, e Pasquale Gentilcore, 19. Sulla ragazza infierisce con 97 coltellate e le infila nella vagina un tralcio di vite. Nessuno collegherà i due casi ancora per molto tempo.

Così, trascorrono altri sette anni di silenzio e arriva un nuovo duplice delitto: il 6 giugno 1981, a Scandicci. Muoiono Carmela De Nuccio, 21 anni, e Giovanni Foggi, 30. A Carmela il Mostro asporta il pube. Tre mesi più tardi Firenze piomba nel panico, perché il 22 settembre una nuova coppietta viene assassinata a Calenzano: il mostro uccide Susanna Cambi, 24 anni, e Stefano Baldi, 26. Alla ragazza asporta il pube. L'inverno passa nella paura, ma non succede più nulla fino al 19 giugno 1982: a Montespertoli è la volta di Antonella Migliorini, 19 anni, e Paolo Minardi, 22. Solo un mese più tardi tutti i duplici delitti saranno finalmente collegati, ufficialmente per i ricordi di un maresciallo dei carabinieri. Le indagini ripartono così dal primo duplice omicidio, nell'ambiente che gravitava intorno alla famiglia Mele. Finiranno dentro in quattro: un sardo, due parenti di Mele, un guardone. Ma uno a uno il mostro li scagiona uccidendo ancora mentre il falso serial killer è dentro. Succede, per esempio, il 9 settembre 1983, quando sul loro camper perdono la vita i turisti tedeschi Uwe Rusch Sens e Horst Wilhem Meyer, probabilmente scambiati per una coppietta. La scia di sangue si interrompe solo per qualche mese, poi, il 29 luglio 1984, a Vicchio finiscono massacrati Pia Rontini, 18 anni, e Claudio Stefanacci, 24. A lei viene asportato, oltre al pube, il seno. Prima che il terrore termini si deve attendere un nuovo duplice delitto, 7 o 8 settembre 1985, agli Scopeti, quando perdono la vita i turisti francesi Nadine Mauriot, 36 anni, e Jean Michel Kraveichvili, 25, uccisi in una tenda. A Nadine viene asportato un lembo di seno, inviato per posta al magistrato Silvia Della Monica, che aveva indagato sui duplici delitti. L'arma usata negli omicidi è sempre la stessa, una Beretta calibro 22.

Da dove arrivasse e che fine abbia fatto nessuno lo ha mai saputo.

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