A dispetto della crisi che ha spento il Natale un po' in tutt'Italia (le luminarie milanesi dell'evento «Led» sono soltanto un pallido ricordo), qualcosa di nuovo è invece successo all'ombra del Cupolone. Le vie dello shopping romano si sono accese quest'anno di una luce inconsueta e inebriante, in uno scenario ben diverso dai soliti addobbi e dalle solite palline colorate. Questa volta a far da padrona sono l'arte contemporanea e la tecnologia. Qualche esempio? Un tricolore luminoso lungo un chilometro e mezzo compare all'improvviso in via del Corso sotto gli occhi dei passanti increduli. Nei giorni scorsi è stata una madrina d'eccezione, l'intramontabile Ornella Muti, ad attivare con l'Ipad una magica scenografia composta di milioni di led a basso consumo allestita nelle vie della moda, da via Condotti a piazza di Spagna, tra diamanti luminosi sospesi sulle teste dei turisti. E ancora in via Margutta, quella dei pittori, tele virtuali sono animate dai video dell'artista Andrea Aquilanti, mentre in piazza del Campidoglio la scalinata si illumina di sagome di angeli in luce bianca.
Natale, arte e alta tecnologia, un connubio inedito in una città come Roma certo abituata ad eventi più tradizional-popolari. Un progetto che nasce dall'idea di Laura Rossi, titolare dell'omonima agenzia di comunicazione già protagonista di eventi internazionali a responsabilità sociale che hanno coinvolto personaggi del mondo dello spettacolo, della moda ed enti come Telethon e Unicef. «L'idea mi venne al ritorno da un viaggio a New York che nel periodo natalizio ha allestimenti fantastiche un po' ovunque. All'aeroporto di Fiumicino, invece, mi accoglieva solo una targa un po' triste con la scritta "Buone Feste". Ho parlato al sindaco Alemanno che si è mostrato subito sensibile sull'argomento e sulla possibilità di sperimentare anche a Roma un progetto che coinvolgesse artisti e designer».
Da quel momento in poi la Rossi organizza una serie di conferenze internazionali, da New York a Mosca, per presentare il progetto «Roma si mette in luce» la cui realizzazione presentava però non poche controindicazioni: alti costi e problematiche burocratiche legate ai vincoli su luoghi pubblici ad alto valore artistico. «Dopo l'appoggio del Comune - dice la Rossi - abbiamo avuto quello di Federstrade e Confesercenti che ha accolto con entusiasmo l'idea di dare un tema diverso ad ogni via del centro di Roma coinvolta: via Condotti diventava la via del lusso, via Frattina la via dello shopping, via Bergognone la via dell'eleganza, via del Corso la via dell'Unità d'Italia, in linea con il centocinquantenario, e via di questo passo».
L'obbiettivo era una scenografia che non avesse nulla a che fare con le tradizionali luminarie natalizie, e nel progetto ha partecipato un team di creativi tra cui artisti ed architetti. Non tutte le idee, come purtroppo spesso accade in Italia, hanno potuto essere realizzate. «Opere luminose bellissime sono state cassate dalla Sovrintendenza alle Belle Arti per non chiare ragioni di opportunità, ma sono ugualmente soddisfatta» dice la Rossi che all'inaugurazione ha potuto riscontrare l'entusiasmo dei cittadini e delle migliaia di turisti. Alcune delle opere, infatti, suscitano un grande impatto visivo sfruttando alta tecnologia e realtà virtuale. «La cosiddetta "realtà aumentata", sinora mai vista in Italia, consiste nel sovrapporre su uno schermo alcuni componenti virtuali all'esperienza reale. Si potrà così sperimentare l'incontro con personaggi quali Leonardo da Vinci mentre...
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