Il lavoro domenicale? Riguarda tre milioni di persone

Sullo sfondo delle polemiche per le aperture del primo maggio, la Cgia di Mestre calcola il numero dei dipendenti che prestano la loro opera almeno una festività al mese. Ma tenendo conto delle attività autonome, si sale a circa 4,5 milioni

Il lavoro domenicale? Riguarda tre milioni di persone

Sono ancora vive e vivaci le polemiche legate alle aperture delle attività commerciali il primo maggio: lavorare sì, lavorare no, negozi aperti sì, negozi aperti no. Il primo maggio, d'accordo, è una festività particolare - che normalmente celebra il lavoro non lavorando -, ma quest'anno cade di domenica, creando una sovrapposizione ma anche qualche confusione, specie nel mondo dei consumatori. Così può essere interessante capire quanti lavoratori lavorano attualmente di domenica. A parte i lavori tradizionali (ospedali, polizia, trasporti, ristoranti, alberghi) prestare la propria attività nel mondo commerciale (negozi, shopping center) è una realtà più recente ma ormai diffusa e ampiamente accettata. La risposta la dà l'ufficio studi della Cgia di Mestre: sono 3 milioni. Precisa il segretario dell'organizzazione artigiana, Giuseppe Bortolussi : “Sono quasi 3 milioni i lavoratori dipendenti italiani che nel 2010 hanno lavorato almeno una domenica al mese; poco più di 2 milioni, invece, quelli che lo hanno fatto addirittura due o più volte in un mese. Il settore più interessato dalle aperture domenicali è quello alberghiero e della ristorazione, seguito dalla pubblica amministrazione e dalla sanità”. Anche nel mondo dell'editoria quotidiana la domenica è un giorno lavorativo quasi normale. "Tuttavia, – sottolinea Bortolussi – a questi 3 milioni di dipendenti vanno aggiunti anche quei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, agricoltori, esercenti, ambulanti, etc), che, mantenendo aperta la loro attività, lavorano anche la domenica. Si stima, grossolanamente, che il numero di questi piccoli imprenditori sia attorno al milione e mezzo circa". In tutto, dunque, secondo l'indagine gli occupati domenicali sono all'incirca 4,5 milioni.

Se prendiamo come riferimento l’incidenza percentuale dei domenicali occupati almeno una volta al mese sul totale degli occupati, il settore alberghiero e della ristorazione presenta la percentuale più elevata: 64% (pari a 521.

757 lavoratori). Seguono la pubblica amministrazione e la difesa (26,7% sul totale pari, in termini assoluti, a 372.975 lavoratori) seguite poi da sanità e assistenza sociale (21,9% del totale pari a 625.364 lavoratori).

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