Pietro Calvisi
È finita ieri mattina la carriera criminale di una sfruttatrice di lavoro clandestino che negli ultimi anni aveva guadagnato centinaia di migliaia di euro. A cadere nella rete degli investigatori è stata una cinese di 35 anni che reclutava connazionali da impiegare in sartorie di mezza Italia sfruttando una serie di complici, soprattutto italiani, che le permettevano di aggirare con dichiarazioni false la legge sullimmigrazione. Questi, fingevano di assumere domestici cinesi e, una volta ottenuti i permessi di soggiorno, li spedivano a lavorare nelle sartorie-lager. Larresto è stato eseguito nellabitazione della 35enne allo Statuario sullAppia, dalla squadra di polizia amministrativa del commissariato di Marino dopo che il Gip di Velletri aveva emesso, nei suoi confronti, unordinanza di custodia cautelare per sfruttamento del lavoro clandestino, favoreggiamento della permanenza di irregolari sul territorio nazionale, falso idelogico e materiale.
Lavoro al nero nelle sartorie-lager
Fermata una 35enne cinese: reclutava connazionali con dichiarazioni false
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.