Roma

Leccornie e chef: Cibus alla prova del pubblico

Il coordinatore Giro annuncia l’appuntamento aperto ai cittadini del 21 aprile in via della Conciliazione

Oggi è il grande giorno per Cibus 2007, quello dell’apertura al pubblico. Si prevede un bagno di folla alla Fiera di Roma, nei quattro padiglioni dedicati alla prima edizione della versione romana del più grande salone italiano dedicato all’alimentazione, aperto da venerdì ma, per i primi due giorni, soltanto ai professionisti del settore. I visitatori potranno bearsi con filari di prosciutti, trofei di carciofi, piramidi di caciocavalli, corone di peperoncini che sono stati allestiti dai 750 espositori di delizie provenienti da ogni angolo della penisola (in particolare dal Lazio e dal Centro-Sud) e grandi chef che cucineranno in diretta piatti prelibati della tradizione italiana. Tra le stelle della cucina il ciociaro Salvatore Tassa, il siciliano Filippo La Mantia e niente meno che Andy Luotto, che ha aperto un ristorante nella Tuscia. Tassa stupirà il pubblico con un piatto particolare («chiamato McTassa») a base di carne Kobe, la più cara del mondo: carne di bovini allevati in Giappone, massaggiati ogni giorno e nutriti con luppolo per assicurare la massima morbidezza. Tutte le degustazioni sono gratuite, ma a numero chiuso ed è indispensabile prenotarsi.
Ieri intanto la grande kermesse del palato ha conosciuto momenti importanti. Uno in particolare ha interessato la nostra regione. L’assessorato all’Agricoltura ha infatti presentato i fornitori dell’enoteca regionale Palatium di via Frattina, diventato in pochi anni il punto d’incontro e l’interfaccia commerciale tra consumatori e produttori del Lazio nel settore agroalimentare. Con il catalogo dei produttori, in formato cartaceo ma anche consultabile negli schermi «touch screen» all’interno dell’Enoteca, la clientela di Palatium, come spiega il commissario straordinario di Arsial Massimo Pallottini, «potrà acquistare le eccellenze del Lazio più agevolmente, direttamente presso le aziende o presso la stessa enoteca regionale. Che, essendo uno dei pochissimi luoghi di ristorazione del nostro Paese rintracciabile al 100 per cento, diventa con questa nuova iniziativa strumento di garanzia per il consumatore».
E ieri è stato presentato anche il nuovo corso di laurea in Scienze dell’alimentazione della nutrizione umana, che partirà a settembre all’Università Campus Bio-medico di Roma. Il percorso formativo prevede un corso di laurea triennale e un corso biennale con tre diversi indirizzi: nutrizione umana, tecnologie alimentari, alimentazione nel mondo.

Il corso è frutto di un protocollo di intesa con Federalimentare.

Commenti