da Agrigento
La Lega Nord scende al fianco dei sindaci della Valle dei templi, una decina di comuni a cavallo tra le province di Agrigento e Trapani. Martedì prossimo, sarà ricordato il quarantesimo anniversario del terremoto che sconvolse il Belice e, a distanza di tanti anni, la ricostruzione non è stata ancora ultimata. Prima di Natale, i deputati della Lega Nord votarono contro in Finanziaria, sull'ennesimo finanziamento per il Belice.
I leghisti non credevano al fatto che, dopo quarant'anni, la ricostruzione non fosse stata ancora ultimata. E allora, i sindaci dei comuni interessati hanno invitato una delegazione della Lega a Santa Margherita Belice, il centro dove ancora i segni del sisma sono visibili. Così, tre deputati leghisti capeggiati dall'onorevole Angelo Alessandri l'altro ieri sono arrivati nel Belice ed hanno visitato tutti i comuni.
«Il capitolo Belice - ha detto il parlamentare leghista - deve chiudersi in maniera definitiva e siamo qui per scrivere la parola fine a una vicenda che fa gridare allo scandalo. Mi chiedo come sia possibile che i siciliani al nord hanno grande capacità di fare impresa e non riescono a fare lo stesso nella loro terra».
La visita si è conclusa con la partecipazione dei leghisti a un Consiglio comunale allargato a tutti i comuni della Valle. Dopo aver ascoltato i primi cittadini sulle urgenze, gli esponenti politici del partito di Bossi hanno deciso che sosterranno da oggi le richieste degli amministratori belicini per il definitivo completamento della ricostruzione.
«Basta con i capitoli di bilancio che ogni anno contengono fondi per il Belice - ha detto lonorevole Alessandri - la vicenda ci appare come una barzelletta, ed è ovvio che noi del Nord ogni volta votiamo contro questa richiesta, non è possibile pensare ancora alla ricostruzione dopo 40 anni dallevento calamitoso. Oggi siamo qui - ha ribadito - per invitare gli amministratori comunali a presentare unistanza scritta, che noi sosterremo in ambito parlamentare per chiudere definitivamente la vicenda».
I leghisti non hanno perso loccasione per «bacchettare» la classe politica siciliana, che è forse la vera responsabile della cattiva gestione delle risorse fino ad oggi giunte nel Belice, ma anche quanti nel mondo politico regionale hanno forse strumentalizzato la vicenda Belice per fini elettorali.
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