C’è già lo Statuto «alternativo». Il direttivo provinciale di Como «in aperta discussione» con la direzione nazionale di Futuro e libertà, chiederà di votare una versione bis per «evitare gli errori del passato, con lo scollamento tra la base e i caporali». Comincia da una spaccatura il congresso fondativo di Fli riunito da oggi a domenica al padiglione 18 della Fiera di Rho-Pero. «Nasce per l’Italia», «nasce per il lavoro» gli slogan che campeggeranno tra gli stand e probabilmente alle due cene da 20 euro a coperto preparate dallo chef Gianfranco Vissani a cui parteciperà stasera e domani anche il presidente Gianfranco Fini, che prenderà la parola sul palco solo domenica a mezzogiorno. Per partecipare all’assemblea basta pagare 10 euro, e poiché congresso vuol dire pure raccolta fondi, l’iscrizione è anche on line così potrà votare il presidente (e contribuire alla causa) anche chi è a Milano. I seguaci di Fini sotto la Madonnina? Per ora si festeggiano come trofei i consiglieri di zona che hanno il coraggio di staccarsi dal Pdl a tre mesi dal voto. In Comune dopo il rientro a novembre dell’assessore Giampaolo Landi di Chiavenna dopo appena 4 mesi di militanza in Fli, non ci sono state altre tentazioni in giunta. E in consiglio comunale le fughe di massa sono rimaste una speranza, la truppa è ancora ferma al presidente Manfredi Palmeri e alla consigliera Barbara Ciabò. Sempre meglio che in Provincia e Regione. Assessori e consiglieri traslocati in Fli: «non pervenuti». Nei giorni scorsi si è dimessa anche la portavoce Tiziana Maiolo dopo un infelice battuta sui bambini rom.
«É un partito di riciclati, nato per difendere gli interessi e i privilegi di Roma e del sud, contro il federalismo e per il voto agli immigrati» sintetizza il capogruppo ed europarlamentare della Lega Matteo Salvini. Milano «guarda al futuro, al nord e all’Europa. Fini, Casini e Rutelli rappresentano il vecchio sistema di potere romano». Buona fortuna dal vicesindaco e colonnello del Pdl Riccardo De Corato, «sono bastati pochi mesi per dimostrare che a Milano Fli è un flop, i presunti futuristi si sono dissociati uno alla volta». Ed «è difficile che possano portarci via voti, forse al centrosinistra, ormai parlano con il linguaggio del Pd, con parole da vetero-ambientalisti sullo smog e politiche pro extracomunitari che vedremo come sosterranno in quartieri come Quarto Oggiaro». E fa presente che anche i sondaggi «amici» danno al massimo Fli al 3-5%, «secondo i nostri non superano l’1-1,5%». Rinviata a dopo il congresso fondativo la scelta del candidato sindaco del Terzo Polo. Delegazioni di Udc e Api saranno in Fiera nei tre giorni, ma il vicecoordinatore del Pdl Marco Osnato prevede armi affilate: «Prevedo scontri sulla scelta del sindaco, rischia di essere l’unica garanzia di una poltrona in consiglio».
Un sondaggio commissionato da Clandestinoweb.
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