La Lega frena: "Meno cemento nel Pgt"

Presentate le controproposte al piano urbanistico dell'assessore Masseroli. Salvini: "Il verde non è una merce. Difendiamo la vera Milano: i Navigli, San Siro e le cascine"

Anche la Lega presenta la sua controproposta. Solo 17 modifiche al Piano di governo del territorio, delle quasi 1.400 presentate in consiglio comunale da centrodestra e centrosinistra per cambiare il piano urbanistico steso dall'assessore Carlo Masseroli. Pochi suggerimenti, spiegano i responsabili del Carroccio milanese, ma tutti nel merito. Meno cemento e solo ecocompatibile, no a ogni forma di monetizzazione del verde e regole ferree per tutelare alcuni elementi dell'identità di Milano, come i Navigli, San Siro e le cascine le correzioni presentate.
«Nel Pgt di Masseroli - spiega il capogruppo a Palazzo marino ed europarlamentare Matteo Salvini - ci sono troppi milioni di metri cubi di cemento e troppo diffusi. Milano è una città già sufficientemente densa: l'idea di una città con due milioni di abitanti è una vaccata».
Parole dure. Soprattutto perché pronunciate da un membro della maggioranza che dovrebbe sostenere il già piuttosto difficile percorso del documento urbanistico. Nessuno sconto. Salvini, aiutato dagli architetti Marco Giachetti e Giuseppe Frattini, ha elaborato un pacchetto di modifiche a un testo che, stando alle previsioni, potrebbe dare il via libera a quasi 28 milioni di metri quadrati di costruito in più.
«Il documento di piano fissa l'obiettivo di 30 metri quadrati di verde per abitante - osserva Salvini - Ma nel piano dei servizi questo si riduce a 18, visto che il verde può essere monetizzato. Per noi il verde non è una merce e quindi non può essere monetizzato. Né trasformato in servizi».
Contemporaneamente la Lega ha proposto precisi vincoli allo sviluppo immobiliare: l'obbligo per tutte le nuove costruzioni della certificazione energetica in classe B, la destinazione di almeno il 20 per cento del residenziale a edilizia sociale, il divieto di costruire nelle aree agricole di cintura e il riconoscimento del raddoppio dell'indice (da 0,5 a 1) previsto nelle vicinanze delle nuove metropolitane solo «al di fuori dal consolidato urbano», in quei quartieri cioè dove non è già alta la densità di popolazione e di offerta di servizi.


Buona parte del pacchetto di emendamenti della Lega è infine rivolta alla tutela degli elementi della storia della città a partire dai Navigli, per cui si chiede un vincolo paesaggistico anche sui colori degli edifici e da San Siro, destinato a diventare un centro olimpico, passando anche per la difesa di tutte le cascine, dei cortili e delle marcite.

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