Meno di tre mesi alle elezioni e chiuso il capitolo congresso provinciale, al Pdl è già ora di passare a quello amministrative. Da capire quanto la Lega che annuncia la rottura dellalleanza nel centrodestra faccia sul serio o stia giocando al rialzo. Perché da decidere ci sono i candidati e farà una bella differenza sapere se vadano concordati (e dunque divisi) con Umberto Bossi o Silvio Berlusconi possa scegliere da solo. Se ne parlerà questa sera nel vertice convocato con gli amministratori locali del Pdl dallo stesso ex premier a Villa Gernetto. Nellattesa anche ieri sono proseguite le schermaglie. «Calderoli (nella foto)è stato molto chiaro. Questa coalizione - ha spiegato Davide Boni, il presidente leghista del consiglio regionale -, questa alleanza è morta e sepolta». Non solo. «Rispetto ad alcuni casi come in Regione Lombardia dove cè unalleanza basata su un accordo politico del 2010, oggi siamo di fronte a variabili che non sono dovute alla Lega. Il governo viene appoggiato da Alfano, Bersani e Casini che non rappresentano la nostra idea di governo nazionale. La partita si gioca a Roma, la prima risposta della Lega è che alle amministrative giocheremo da soli». Diverso il pensiero del governatore Roberto Formigoni che proprio sullalleanza con la Lega ha poggiato le fondamenta della sua giunta. Per Formigoni il Pdl è «sempre» al lavoro per ricostituire laccordo già a partire dalle elezioni.
«La nostra prospettiva - ha spiegato - è sempre quella di dar vita a una formazione unitaria di tutti i moderati che poi si allei con la Lega con cui in questo momento a livello nazionale siamo su fronti differenti. Noi lavoriamo sempre perché lalleanza possa essere ricostituita e qui in Regione Lombardia, Pdl e Lega lavorano benissimo assieme».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.