Quarantacinque leghisti (tra cui Bossi, Maroni e Calderoli) il 7 febbraio 2006 dovranno comparire davanti al gip di Verona chiamato a pronunciarsi su una richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pm Guido Papalia ben 7 anni e mezzo orsono. Sono accusati di attentato allunità nazionale per aver aspirato alla secessione della Padania. La pena prevista per il reato arriva allergastolo.
I fatti risalgono al 1996 durante il periodo delle «camicie verdi».
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