La legge sulla procreazione medicalmente assistita, la cosiddetta legge 40, fu approvata dopo un acceso dibattito, anche fuori dal Parlamento, nel 2004. A votare a favore della normativa che per la prima volta in Italia metteva ordine alla controversia materia furono i partiti dell’allora maggioranza di centrodestra (Forza Italia, An, Lega Nord e Udc) e la Margherita. Contro votarono i Ds, fra i quali però qualcuno votò a favore, Rifondazione comunista e Pdci, oltre ad alcuni esponenti del centrodestra, in particolare di Forza Italia. A conferma del grande valore politico della legge, nello stesso anno si costituì un comitato che promosse la raccolta di firme per il referendum abrogativo. La consultazione, su quattro quesiti, si tenne nel 2005. Vinsero i sì alle modifiche abrogative ma poiché l’affluenza alle urne, pari al 25,9% degli aventi diritto, non superò la metà del corpo elettorale, tutto restò come prima.
A ulteriore conferma del grande valore politico della questione, in occasione del referendum per la prima volta la Chiesa cattolica, attraverso la Conferenza episcopale italiana, invitò esplicitamente i fedeli a disertare i seggi, affinché il quorum non venisse raggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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