Legionella, undici casi tutti in palazzi diversi

Ora campionamenti per individuare l'origine. Il Codacons deposita un esposto in Procura

Legionella, undici casi tutti in palazzi diversi
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Restano 11 i casi di legionella accertati nel quartiere di San Siro, e non risultano legami fra i pazienti, che vivono in più stabili. Rimangono qundi ricovertai sei cittadini all'Asst dei Santi, mentre il paziente ricoverato al Sacco è stato dimesso. La persona deceduta il 3 novembre, invece, è risultata essere "molto anziana e già affetta da altre patologie".

Da escludere quindi cheil batterio si trovi nelle tubature di un unico condominio. Proseguono quindi le indagini dell'Ats Città metropolitana di Milano per identificare l'origine del sospetto focolaio di legionella nella zona di via Rembrandt con campionamenti nelle abitazioni, i cui esiti di laboratorio sono ancora in corso, e con la valutazione di altri luoghi sensibili del quartiere.

"Il batterio proviene evidentemente da alcuni immobili o alcune situazioni particolari" conferma Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie infettive all'Università di Genova e direttore della clinica di Malattie infettive e tropicali all'ospedale Policlinico San Martino di Genova. "Ricordiamo - ha proseguito - che la legionella è un microrganismo che causa numerosissime polmoniti. Non solo, la legionella può colpire cervello, fegato, reni: è un'infezione multiorgano che dà un interessamento sistemico e che arriva agli esseri umani attraverso l'acqua. Non l'acqua che si beve, ma attraverso l'aerosolizzazione delle particelle che provengono da tubature, quindi docce, rubinetti, oppure, tipicamente, attraverso le torri evaporative dei sistemi di aria condizionata"..

Codacons Lombardia annuncia l'invio di un esposto alla Procura sugli 11 casi, attaccando l'Agenzia di Tutela della Salute per scarsa operatività: "Ats Milano rafforzi le attività di campionamento, ampli le verifiche agli impianti condominiali più vecchi e renda pubbliche, con regolarità, le informazioni sugli esiti delle indagini. La salute pubblica non può essere rimessa alla casualità o alla buona volontà dei singoli amministratori di condominio" chiede Marco Donzelli. Il Codacons chiede inoltre ad Ats Milano "campionamenti straordinari negli impianti idrici di tutta l'area coinvolta, l'estensione delle verifiche ai palazzi limitrofi e agli impianti condominiali particolarmente datati, un report pubblico e trasparente sugli esiti delle analisi e un piano preventivo stabile per il monitoraggio periodico della legionella nei quartieri più vulnerabili della città".

La polemica arriva anche dalla presidente del Municipio VII Silvia Fossati che

lamenta la totale mancanza di informazioni da parte dell'Agenzia, Ats, mentre il Pd regionale ricorda come non si tratti di un caso isolato, a fronte del focolaio di legionella accertato a Cesano Boscone qualche settimana fa.

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