Cronache

L'esperto: "Nessun dubbio si è trattato di un errore umano"

Genova - «Mi meraviglio delle dichiarazioni che sarebbero state fatte dal comandante Schettino. Appare impossibile che al Giglio uno scoglio non sia segnalato e non sia indicato nelle carte nautiche. Può accadere solo nelle acque antistanti un paese africano. Quella è una rotta dove passano migliaia di imbarcazioni. Gli scogli non nascono mica come i funghi. A Genova c'è l'Istituto Idrografico della Marina, che è un gioiello di eccellenza, competenza e professionalità a livello mondiale. È difficile che abbiano avuto una svista».

Per 25 anni comandante pilota del porto genovese, ha diretto 7 operazioni di disincagliamento di navi, ha scritto altrettanti libri, tra cui «Genova, storia di navi e salvataggi». Carlo Gatti è una garanzia della Marineria italiana. «Mi spiace dirlo, ma, stante i fatti riferiti dai mass media, si può trattare di una palese imprudenza. I danni d'immagine sono per tutto il settore. Ho sentito alcuni colleghi. Una nave da 300 metri non può andare a sfiorare la costa. In quel modo gli scogli se li va a cercare. Chi comanda e naviga è molto perplesso».

Ma una nave da crociera viaggia anche sottocosta per fare ammirare ai turisti il paesaggio.
«All'ora di cena, quando tutti sono a mangiare e non si vede granché, non si capisce quella decisione. In genere, si mantengono distanze di sicurezza dalle tre alle cinque miglia. Esiste la tradizione di voler passare vicino a luoghi di tradizione o turistici, ma non così vicino, soprattutto di notte».

Alcuni dicono che il comandante Schettino non era nemmeno in plancia.
«La regola universale è che il comandante della nave, oltre a mantenere la distanza di sicurezza, in questi casi deve essere presente sul ponte di comando. Sono amico di Mario Palombo, commodoro di Costa Carnival, che è di Camogli e ha una casa proprio al Giglio. Persona serissima e uno dei migliori comandanti al mondo. Credo che in queste ore stia soffrendo e sia in imbarazzo».

Qualcuno aveva parlato di un'avaria.
«Era quello che speravamo tutti all'inizio: un guasto all'azipod ovvero il sistema combinato elica e timone oppure alla bussola, gps o altri strumenti, ma su quelle navi hanno ben 4 radar. Purtroppo, non sembrerebbe sia andata così.

Il comandante e gli ufficiali di coperta dovranno dare molte spiegazioni».

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