Leggi il settimanale

Eterya, i tanti volti della verità nel nuovo romanzo di Barbara Manca

Fantasy avvincente e ben scritto, Eterya - La guerra dei Mezzi è un secondo capitolo che pone la protagonista davanti alla sfida più ardua: capire di chi fidarsi

Eterya, i tanti volti della verità nel nuovo romanzo di Barbara Manca
00:00 00:00

Era il 2023 quando in libreria arrivò Eterya - Gli amuleti della dea, il romanzo di Barbara Manca edito per La Corte Editore. A distanza di appena due anni, la scrittrice torna sugli scaffali con il secondo capitolo della sua saga fantasy che, omaggiando i grandi classici del genere, racconta una storia dove il vero protagonista è il volto ambiguo e cangiante della realtà. Eterya - La guerra dei Mezzi, dopo un prologo al cardiopalma, riprende la vicende da dove si erano interrotte alla fine del primo libro. Ritroviamo la protagonista Ann che, dopo aver scoperto le sue origini e aver ritrovato la sorella gemella Edem, si risveglia nelle mani della Resistenza. Sconfitta e rapita, Ann apre gli occhi nel cuore del deserto, insieme al ribelle Damarch, che ha il compito di portarla nel covo della Resistenza per parlare e fare luce sui tanti soprusi che la regina Edem sta perpetrando in nome dei Mezzi di cui si è eletta paladina. In effetti, tutto Eterya - La guerra dei Mezzi può essere visto come una vera e propria traversata che Ann non deve affrontare non solo all'interno di Eterya, ma soprattutto tra le tante voci che dichiarano di voler dire la verità.

Se, nel primo romanzo, era già emersa la volontà di descrivere una separazione tra Bene e Male non così netta, in questo secondo lavoro Barbara Manca approfondisce questa tematica e la associa a una riflessione su come la verità non sia mai univoca, né sia mai del tutto vera. Se la Storia ha insegnato che la verità la fanno i vincitori, in Eterya la realtà è plasmata dai racconti dei vari protagonisti: ognuna delle due fazioni che si scontrano nelle pagine di questo fantasy estremamente ben scritto ha le sue ragioni per nutrire il proprio odio, i propri pregiudizi, persino il proprio desiderio di vendetta. Ann è così divisa tra due mondi che sono lontani, opposti, nemici, e allo stesso tempo si sente vicina sia all'uno sia all'altro. Questo perché Ann è un protagonista profondamente umana. Non esente da difetti, spesso artefice dei suoi propri problemi, ma capace di una forte empatia e caratterizzata da un forte bisogno di appartenenza: sentimenti, questi, che la portano a non scrutare i fatti, ma ad ascoltare le persone. Ecco allora che il suo cammino si fa oscillante, diviso tra la volontà di credere alla sua famiglia e la razionalità che invece le chiede di seguire la logica e vedere i segnali che sembrano indicare una realtà diversa da quella a cui lei vuole credere di modo da poter giustificare le proprie scelte.

Proprio come aveva fatto anche già nel primo capitolo, Barbara Manca costruisce il suo fantasy - che in apertura sembra voler omaggiare apertamente il Dune di Frank Herbert - sfruttando l'alternarsi di diversi punti di vista. La voce prediletta rimane quella della protagonista, ma il romanzo si dipana anche attraverso i cosiddetti "POV" di altri personaggi, sia dei Mezzi sia dei personaggi che fanno parte della Resistenza, il che contribuisce a restituire a chi legge un quadro molto più ampio e coinvolgente. Invece di tagliare la realtà in una dicotomia netta -e, per questo, irreale - l'autrice sfuma i confini e le ambizioni, approfondisce motivazioni e dispiega racconti che affondano nel passato dei protagonisti per andare a ricercare il seme di una guerra che in questo romanzo si affaccia prepotente all'orizzonte e prepara il terreno per il terzo capitolo. Infine, cosa da non sottovalutare, la scrittrice racconta davvero di un mondo sull'orlo di un conflitto. Non la versione romanticizzata della guerra, ma una versione più verosimile, dove il sangue scorre, gli innocenti soccombono e nessuno, davvero, è mai al sicuro.

Con un finale dal ritmo serrato che serve come gancio per il terzo capitolo, Eterya - La guerra dei mezzi è un fantasy avvincente, che non soffre nemmeno la "maledizione" del secondo romanzo. Invece di essere un semplice ponte, un libro di transito, il romanzo di Barbara Manca ha un'identità forte e appassionante.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica