Si definisce mercante darte («è parola nobile: significa portatore di culture»). Oppure gallerista anomalo. Stefano Contini, toscano di Pistoia adottato da Venezia, un passato di studi tecnici e una veloce carriera nelleditoria in Rizzoli, i quadri non solo li ama e li vende, ma li colleziona. Non male per uno che, ammette, si dilettava da piccolo a conservare i calendari con i paesaggi di Giuseppe Cesetti: «Di più non potevo permettermi: provengo da una famiglia umile». Tra i pezzi della sua collezione di cui oggi è più orgoglioso, il famoso Mirò pugnalato appartenuto al Nobel spagnolo Camilo José Cela.
Mercante e amico di artisti del calibro di Zoran Music, Igor Mitoraj, di cui in primavera sono in programma due mostre a Pompei e nella Valle dei Templi di Agrigento, e di Fernando Botero, Contini è titolare di tre gallerie, a Mestre, Cortina e Venezia. Questultima si affaccia nei pressi di Campo Santo Stefano e non cè collezionista italiano o straniero di passaggio in laguna che non abbia varcato la sua soglia almeno una volta. Punto di riferimento per il mercato della pittura e della scultura contemporanea, la galleria al momento ospita unesposizione del noto pittore cubano Julio Larraz con quadri ironici e irriverenti sulla terra che, figlio di dissidenti, ha lasciato da piccolo. In galleria, in mostra fino al 30 ottobre, anche le opere del giovane artista milanese Enzo Fiore, classe 68 e una pittura che utilizza materiali naturali, dalla resina al muschio, per suggestive creazioni.
Amico di Jean Claire e convinto che il gallerista, come insegna la vecchia scuola francese, debba stare poco in bottega e molto in giro a «fiutare» il mercato, a conoscere e stimolare gli artisti, Contini sostiene che il gusto della provocazione non debba essere estraneo allarte. «La mostra di Cattelan a Milano? Il tempo ci dirà se è un genio o un bluff: la creatività degli artisti è come una vena aurea, a volte è corta, a volte lunga. Talvolta eccessivo, Cattelan ha il merito daver dato una scossa al mondo dellarte. Questo è già un bene». Non a caso Contini è pronto a scommettere su un nuovo enfant terrible della scena italiana, quel Giuseppe Veneziano che fece tanto discutere per le sue tele provocatorie. La più famosa, la Madonna del terzo Reich, una riproduzione di Maria con in braccio un piccolo Hitler esposta lanno scorso a Verona, suscitò un vespaio di polemiche, ma attirò anche lattenzione di pubblico e critica.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.