L'Europa nella morsa degli immigrati

Sfondamenti in Macedonia, salvati 3000 migranti nel Mediterraneo. In migliaia verso la Serbia. L'Ue è inerme

L'Europa nella morsa degli immigrati

La situazione in Europa è sempre più esplosiva sul fronte immigrazione. Fino a qualche mese fa il problema riguardava solo l'Italia che doveva affrontare, da sola, l'emergenza sbarchi proveninete dal Canale di Sicilia. Adesso i profughi ha adottato nuove rotte per arrivare nin Europa e quella che da Istanbul porta in Grecia e poi in Macedonia, è quelal più battutta nelle utlime settimane. I profughi assediano i confini e gli Stati dopo qualche resistenza li lasciano passare nella speranza che lascino il territorio per dirigersi verso un altro Paese. è quanto è accaduto in Grecia con i profughi che hanno sfondato il blocco in Macedonia e quanto accarà presto in Serbia, dato che le autorità di Skopje hanno aperto la frontiera per lasciar passare i migranti proprio in direzione di Belgrado. La Macedonia ha permesso l’ingresso di oltre 1500 migranti siriani che erano fermi da tre giorni nella terra di nessuno tra la Grecia e la Macedonia. Lo riferiscono i giornalisti sul posto. In precedenza la polizia macerdone aveva usato granate e bastoni per fermare l’esodo. Il portavoce della polizia macedone, Ivo Kotevski, afferma che la polizia non vuole usare la forza ma controllare il flusso degli arrivi. I migranti al confine greco-macedone provengono per lo più da Siria, Iraq e Afghanistan. La Macedonia ha dichiarato lo stato di emergenza. Intanto i migranti sostengono che la polizia e le autorità non chiedono più alcun documento, sulla falsariga di quanto succede in Grecia e in Serbia, e aiutano i migranti a lasciare il paese il più in fretta possibile, organizzando un servizio di pullman. In serata, cinque autobus hanno portato 300 migranti in Serbia.

Ma l'invasione deve fare i conti anche col fronte del sud. È di quasi 3.000 migranti salvati il bilancio delle operazioni di soccorso condotte oggi dai mezzi italiani ed europei nel Canale di Sicilia al largo della Libia. I migranti erano a bordo di 23 tra gommoni e barconi che avevano lanciato l’allarme nel corso della mattinata di oggi. Quasi un migliaio di loro si trovano a bordo di una nave norvegese inserita nel dispositivo Triton, altri 900 circa sono stati soccorsi dalle navi della Marina Militare mentre 580 sono stati recuperati da nave Fiorillo della Guardia Costiera. Altri 500 migranti circa, infine, sono stati soccorsi
dalle motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera salpate da Lampedusa. I profughi salvati molto probabilmente verranno accolti in Italia e in Grecia, andando così a mettere a dura prova il sistema di accoglienza che è già al collasso.

L'Europa dunque è stretta tra due fronti, uno da mare e uno da terra. Ma tra sfondamenti e salvataggi manca ancora una visione europea per risolvere l'emergenza. Una falla che spalanca le porte agli affari dei trafficanti di uomini.

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