Stasera alle 21 scenderanno tutti in piazza. Cittadini, politici, soprattutto la sinistra contro la sinistra. A scatenare la protesta, invero tardiva visto il lungo iter di approvazione, la delibera con la quale la giunta regionale di Claudio Burlando ha deciso di tagliare 20 posti letto allospedale San Nicolò di Levanto.
In testa ai rivoltosi, si sono immediatamente schierati anche i pezzi da novanta dellUnione, dal sottosegretario diessino Lorenzo Forcieri al deputato di Rifondazione Sergio Olivieri, dal senatore della Margherita Egidio Banti allo stesso sindaco di Levanto, Ds, Maurizio Moggia. Tutti a criticare velenosamente i loro stessi rappresentanti in Regione, come Giacomo Conti di Rifondazione, Massimiliano Costa della Margherita e lassessore alla Sanità Claudio Montaldo, Ds. Ieri i capigruppo di opposizione in Regione, Luigi Morgillo di Forza Italia, Gianni Plinio di An e Francesco Bruzzone della Lega Nord, che in aula nei mesi scorsi tentarono invano di difendere lospedale di Levanto, sono passati al contrattacco. Presentando una mozione in cui chiedono alla giunta di modificare il piano della rete ospedaliera, perché «la Asl 5 spezzina era già al di sotto dei parametri nazionali sui posti letto ospedalieri e quindi non sarebbe stato necessario ridurre gli ulteriori 20 posti di medicina del nosocomio».
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