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A lezione sul vecchio slittino con un buon vino al traguardo

A Malga Fane e a Rio di Pusteria per scivolare su una decina di «piste». E ce n'è una anche in notturna: indispensabile l'adrenalina

Vi siete sempre illusi che non servisse tecnica, ma solo istinto: infatti di curve finite male, faccia nella neve, avete costellata l'infanzia. Ora, da adulti, perché la fiaba sulla neve non si trasformi in un incubo, è forse meglio tornare a scuola. Perché non è mai troppo tardi, anche per imparare ad andare sullo slittino. Non parliamo di quello supertecnologico del campionissimo azzurro Armin Zoeggeler, ma di quello tutto legno e natura con cui altri campionissimi si lanciano giù da piste innevate fra curve e suspence. L'Alto Adige è la patria degli amanti della slitta: più facile scollinare, per geografia, fra questi boschi mai troppo impervi, che non dai pendii più strettamente alpini. E allora: una delle scuole migliori per imparare a slittare senza stress e a Rio di Pusteria, a mezza via fra Bressanone e Brunico. Qui, tradendo, anche solo per un giorno, lo sci alpino e i suoi 50km di piste che, fra Maranza e Valles, scendono dallo Jochtal e dal Gitschberg, non ci si annoia (www.gitschberg-jochtal.com). I percorsi di slittino sono una decina, uno anche in notturna. Ma il campo scuola è a malga Fane, quota 1739, dove si giunge dopo mezzora di facile cammino, ispezionando il percorso di rientro e di discesa anche grazie ai consigli di Andreas Castiglioni, argento mondiale nel 2005, che insieme ai colleghi iridati Reinhard Gruber e Patrick Pigneter, collabora con l'associazione Slittino sicuro (www.slittinosicuro.it) per insegnare i rudimenti e i segreti base dell'arte di scivolare a valle con stile. Servono lucidità e voglia di ebrezza, gli stessi ingredienti che, in un'altra valle dell'Alto Adige, si fondono per regalare una formula per tutti i gusti. In Alta Badia da tempo sci ed enogastronomia vanno a braccetto: fra Corvara e San Cassiano, oltre ai 130 km di piste, è altissima la densità di locali stellati (Da St.Hubertus, a La Stua del Michil a La Siriola). Scontato che anche nelle baite sulle piste si mangi bene. Ecco, quindi, la novità 2016 che riguarda il vino, con degustazioni sulla neve, pur senza alzare il gomito perché l'etilometro è sempre in agguato.

Il 25 febbraio, il 3 e il 10 marzo si può sciare guidati da un sommelier che apre la via, oltre che fra rosse, blu e nere, anche fra blauburgunder e traminer. Dal 13 al 20 marzo, ecco la «Roda Dles Saus» e i «De dl vin», giorni dedicati al gusto che abbinano ad un buon calice la cucina ladina. Tutto sulle piste (Degustazioni 15- 30 euro www.altabadia.org). LuGa

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