Tra poco più di due settimane sarà possibile disperdere le ceneri dei defunti in mare, nei laghi e nei fiumi, o anche in giardino. Lo stabilisce la nuova legge regionale approvata ieri e che verrà ora pubblicata sulla gazzetta ufficiale. La novità più consistente riguarda proprio la possibilità di eseguire la volontà del caro estinto nel caso questi, nel testamento o in una lettera scritta successiva, abbia chiesto di «riposare» in un luogo diverso da un cimitero o da unurna cineraria.
Larticolo 4 della nuova legge specifica che «la dispersione delle ceneri è consentita, nel rispetto della volontà del defunto, unicamente in aree a ciò appositamente destinate allinterno dei cimiteri, o in natura, o in aree private». Persino inutile sottolineare che in caso le ceneri vengano disperse in aree private occorre lautorizzazione dei proprietari delle aree. Per quanti vogliono invece essere abbandonati in mare, fiumo o laghi, cè una condizione da rispettare, che cioè loperazione avvenga «nei tratti liberi da natanti o manufatti». Vietato solo disperdere le ceneri nei centri abitati.
Qualora il defunto abbia solo manifestato espressamente la volontà che le sue ceneri vengano disperse, senza specificare il luogo, toccherà alla moglie o alla maggioranza dei parenti di primo grado, decidere dove «liberare» i resti. Altrimenti gli stessi finiranno nel cinerario comune del Comune di residenza.
Il testo di legge è stato approvato ieri senza resistenze da parte dei diversi gruppi di maggioranza e opposizione, a conferma che la questione era molto sentita, in considerazione dellaumento delle richieste pervenute soprattutto negli ultimi tempi.
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