Il libro è donna

Cresce il popolo delle lettrici e aumenta anche il numero dei dirigenti editoriali donne. A "Più libri più liberi" che si apre oggi presentato il rapporto Istat sulla lettura nel nostro Paese

Il libro è donna

La lettura è “donna”. Un luogo comune diventa verità accertata dalle statistiche. Grazie ai dati raccolti dai ricercatori dell’Istat presentati oggi all’apertura di “Più libri più liberi”, la fiera della piccola e media editoria ospitata al Palazzo dei Concressi dell’Eur di Roma. Le donne non solo sono più affezionate al libro come svago e approfondimento culturale, ma – dati alla mano – sono anche in maggioranza tra gli autori (di libri) e soprattutto tra gli addetti ai lavori (redattori, editor e direttori di collana). Sfogliando i dati ci si accorge che nelle case editrici di medie e piccole dimensioni le donne ricorpono il 46 % delle funzioni dirigenziali o direttive (amministratore delegato, presidente, ufficio stampa, responsabile editoriale), mentre sul totale occupazionale del settore non raggiungo il 25% del totale. Una sproporzione che aumenta se confrontata con il dato generale offerto da Federmaneger a proposito dei ruoli manageriali nella piccola e media impresa, dove le donne coprono soltanto il 7% dei ruoli chiave.

Non a caso sarà questo uno dei temi dibattuti in fiera, lunedì, al convegno Editoria al femminile: un modo diverso di fare libri? a cura del Giornale della libreria e di “Più libri più liberi”, cui interverranno Francesca Archinto (Babalibri), Ginevra Bompiani (Nottetempo), Marta Donzelli (Donzelli editore), Bianca Spadolini (Armando Armando), moderate dal giornalista di Radio Rai Marco Tesei. Un tema vivo, se si calcola che dal ‘91 a oggi, considerando un campione di case editrici piccole, medie e grandi, l’incremento della percentuale delle donne che ricoprono il ruolo di presidente, amministratore unico, amministratore delegato, direttore generale è stato del 119%, più di un raddoppio. Ma le donne sono forza trainante del settore anche perché scrivono sempre più e leggono di più degli uomini: il 38% degli autori che pubblicano libri (dalla narrativa ai manuali, ai libri scolastici o per bambini) è oggi composto da donne. Ma solamente nel 2002 erano il 31,2%. Le lettrici di almeno un libro l’anno nel ‘65 erano il 14,6% (il 18,0% i maschi). Nel ‘73 sono diventate il 22,6% (ma i maschi sono ancora la maggioranza con il 26,3%). E’ nell’88 che si è registrato il sorpasso (39,3% contro il 33,7%) e oggi una donna su due (ma quasi il 70% delle bambine) è lettrice, contro il 37,7% della popolazione maschile.

È un trend vero anche per Internet, dove le donne sono ormai a soli 6 punti percentuali dai maschi e crescono

continuamente, come verrà rivelato domenica al convegno di “Più libri più liberi” Quando la rete è femminile: donne e nuove tecnologie con Chiara De Caro (Pickwichi), Francesca Panzarin (Womenomics), moderate da Cristina Mussinelli.

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