Caro Direttore, a proposito della esauriente relazione sullincontro al «Ducale» («il Giornale», 7/6), sul tema dellidentità ligure, dal momento tuttavia che mi si attribuiscono, tra virgolette, delle affermazioni non mie, ma di altro relatore e che, tra laltro, sono in netto contrasto con quanto dico nel mio «I Liguri. Etnogenesi di un popolo» (cap. IV: LEtnogenesi protostorica). Non solo non ho affermato che «il nome Liguria compare solo alla fine del XVIII secolo» (asserzione che è palesemente antistorica), ma ho anzi sostenuto, sulla scorta di ricerche effettuate sin dal 1959 dal compianto Nino Lamboglia («Prata Liguriae», nella «Rivista di Studi Liguri»), che si può ricostruire la storia del nome «Liguri» e «Liguria» sin da prima del 700 avanti Cristo, allorché i primi navigatori greci vennero in contatto con tribù indigene appunto «Liguri» (dalla radice Lig = «Palude») sulla costa sita tra i Pirenei e le foci del Rodano. E del resto già Esiodo, antichissimo fra i poeti di Grecia, conosceva, accanto agli Sciti del Nord e gli Etiopi del Sud, proprio i Ligu(s)es dellOvest.
Lo spostamento verso Est della localizzazione etnica e del termine «Liguria» si può agevolmente seguire nel tempo, dopo londata dellinvasione gallica e del primo contatto coi Romani, che chiamarono definitivamente Ligures e Liguria il territorio di pertinenza etnica dei nostri progenitori. Altro che «fine del XVIII Secolo», dunque... La prego, poi di prendere nota che il mio nome di battesimo è Renato e non Raffaele.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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