In Liguria il record della criminalità minorile

Tra squilli di tromba, carabinieri in alta uniforme, con pennacchio, e magistrati in toga di ermellino, si è svolta ieri la cerimonia (anacronistica) dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Da un paio d’anni la dichiarazione d’apertura è pronunciata dal primo presidente della corte d’appello, e non più dal pg. Ettore Criscuoli, dopo i saluti di rito, ha iniziato l’intervento con l’esame dello stato della giustizia dal luglio 2005 al giugno 2006, nel distretto ligure, da Ventimiglia a Massa. Il dato più inquietante emerso dalla relazione riguarda i minori. La Liguria si conferma la regione con il più alto tasso di delinquenza giovanile, in rapporto alla popolazione minorile. É notevole l’aumento dei reati commessi con violenza contro le persone, con una consistente percentuale dei fenomeni di «bullismo» nei confronti di coetanei. Il presidente sottolinea che il flusso migratorio ha inciso notevolmente sul numero e sulla la qualità della criminalità minorile, perchè i procedimenti relativi ai minori stranieri sono equivalenti a quelli a carico di italiani (763 a fronte di 856). Criscuoli sottolinea, inoltre, che v’è un incremento nella «richiesta di giustizia», sia nel civile, dove risultano pendenti 93.000 cause. I tempi lunghi della giustizia sono costate all’Italia reprimende da parte del Consiglio di Europa e pene pecuniarie (la corte d’appello ha dovuto pagare un milione 600 mila euro). Per ridurre i tempi Criscuoli propone l’istituzione «dell’ufficio del giudice» (civile), composto da giovani avvocati, che aiutino il magistrato nelle ricerche e nello studio degli atti, utili per le sentenze. Per quanto riguarda i reati si registra una diminuizione del 42 per cento nella bancarotta fallimentare, un aumento dei reati societari (da 21 a 99) e di usura (da 33 a 40).
Successivamente è intervenuto Luigi Frunzio, rappresentante del del ministro Mastella che ha concluso dicendo: «In un clima rinnovato è iniziata una nuova stagione della giustizia. La discesa è stata arrestata». La ventata di ottimismo del proconsole del ministro è stata spazzata dai successivi interventi. La rappresentante della federazione dei magistrati onorari del tribunale (giudici e vice procuratori) ha annunciato una sciopero di 5 giorni, a partire da domani. Il dirigente della cancelleria del tribunale, Vito Olivieri, ha tra l’altro detto: «Sono stato nominato funzionario delegato al pagamento dei patrocini gratuiti, dei testimoni nei processi davanti al Giudice di pace, dei custodi, delle perizie e di altre spese di gestione, ma non ho ancora ricevuto il becco di un quattrino per pagare i debiti». Roberto Martinelli, segretario generale del Sappe, ha dichiarato: «In Liguria lavoriamo con quasi 300 poliziotti in meno rispetto al previsto».
Stefano Savi, neo presidente dell’Ordine degli avvocati, ha svolto una relazione equilibrata e apprezzata, ma, polemizzando sulle norme del decreto Bersani, ha detto, tra altro: «A fronte della nostra tradizione, non solo giuuridica, non può che allarmare l’intervento che è stato tentato sull’assetto istituzionale dell’avvocatura.

Da parte di alcuni si tenta di scardinare un sistema di libertà e indipendenza, per di più ipocritamente, in nome della presunta tutela dei consumatori. É una mistificazione contrapporre l’avvocato, che ne è il pricipale alleato, al consumatore».

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