La Liguria si ribella al revisionismo di Marta

Persino La Spezia c’è riuscita. Persino il sindaco Massimo Federici si è pentito di come in passato sia stata mistificata la tragedia degli italiani trucidati e gettati nelle foibe dai partigiani comunisti di Tito. Nella città che ancora due anni fa ospitava storici negazionisti per celebrare il Giorno del Ricordo, presto ci sarà un monumento dedicato alle vittime delle foibe, proprio come chiesto dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Genova resta l’ultima roccaforte, l’ultimo avamposto a difesa dei compagni che sbagliarono. Anzi, che agirono in una situazione «che va contestualizzata nel periodo delle guerre, dopo gli anni di vero e proprio razzismo etnico portato avanti dal fascismo», per dirla con Marta Vincenzi.


Un «tentativo di taroccare la storia», lo definisce anche Gianni Plinio, responsabile regionale Pdl per la Sicurezza, che attacca: «Parole non degne di un sindaco che invece deve condannare senza se e senza ma i carnefici responsabili di questa immane strage. (...)

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