Sono tornati a farsi bene come ai tempi in cui lui scriveva per lei e lei cantava per lui. Limiti ha celebrato Mina e la tv ha dovuto celebrare Limiti. Due icone ricomparse in contemporanea. Lui con il coraggio di presentarsi in carne ed ossa, lei in un lungo ritratto senza ombre portato in scena dallamico. Con la solita, ultima immagine a cui la memoria comune è costretta ad aggrapparsi per rispolverare il ricordo di Mina. Quella in sala di registrazione, vestita di nero, con la sciarpa al collo, i capelli rossi intrappolati in una treccia e gli occhialoni con le lenti a goccia mentre incide Oggi sono io di Alex Britti. Provando una sola volta e cantando da seduta.
Minissima, come lha descritta Limiti nel suo speciale andato in onda lunedì su Raidue in prima serata con un sorprendente dato dascolto. Contro la corazzata di Amici, su Canale 5, e lItalia al voto su quasi tutti gli altri canali. E lamico autore (per la Tigre di Cremona ha scritto, tra le altre, Bugiardo e incosciente, Lultima occasione, Ballata dautunno) lì a celebrarla in tutti i suoi 70 anni di mito compiuti il 25 marzo scorso. Lha ricostruita pezzo dopo pezzo con i suoi inestinguibili aneddoti, gli spezzoni degli archivi Rai, le testimonianze, il suo entusiasmo intatto nei confronti dei ricordi. E lha forse ricostruita perfino migliore di quanto non sia in realtà, grazie anche allimitazione della bravissima Lucia Ocone, e al video del disco Mina Celentano, quello in cui la cantante era impersonata da una papera. Un omaggio senza spine e senza graffi. Unoperazione simpatia per tappare laltezzosa assenza.
Ma poi guardavamo Limiti di nuovo in onda e davvero smettevamo di capire chi stesse facendo un favore a chi. Linfallibile scusa era Mina (chi meglio di lui per recensirla?), ma intanto era tornato anche lui. Limitissimo.
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