Il Transpotec di Verona non è soltanto un Salone dedicato ai veicoli commerciali e industriali, ma è anche un momento di importanti riflessioni sull'autotrasporto in Italia, sui mezzi sempre più moderni che vengono messi a disposizione degli operatori, ma anche su tutte le problematiche collegate al loro uso, dall'impatto ambientale fino alla formazione dei driver. «Il trasporto pesante svolge un ruolo strategico in Italia, basti pensare che oltre l'85% della merce viaggia su gomma spiega Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae (l'associazione che riunisce tutti i costruttori esteri di autoveicoli che operano nel nostro Paese) - ciò significa che, nonostante non tutti ne abbiano piena consapevolezza, si tratta di un settore che ha un impatto determinante sull'intero sistema economico italiano. I dati sul parco circolante, però, non sono confortanti, risulta infatti che il 71,3% dei veicoli circolanti sia ante Euro 4 con un forte impatto sul fronte della sicurezza, sostenibilità ambientale ed economica».
A questo proposito, va ancora una volta sottolineato che i costruttori, come si può vedere girando per gli stand della Fiera di Verona, continuano a sviluppare mezzi sempre più parsimoniosi, dotati di soluzioni adatte all'uso di carburanti alternativi, veicoli commerciali e industriali equipaggiati di sistemi di assistenza alla guida e per la connettività ancora più evoluti rispetto a quelli delle autovetture, è ancora Franco Fenoglio a evidenziarlo. «È di primaria importanza, attraverso una fiera di respiro internazionale quale Transpotec, portare all'attenzione del grande pubblico temi quali la sostenibilità, l'innovazione, l'economia e la sicurezza del settore, ma, allo stesso tempo, è necessario dare visibilità agli ingenti investimenti in sviluppo tecnologico che le Case produttrici hanno sostenuto per arrivare a offrire soluzioni di trasporto che rispondono alle più avanzate norme sull'inquinamento e sulla sicurezza».
Ma l'attività di Unrae si spinge oltre, ed è ancora il presidente Fenoglio a parlarne. «In occasione di Transpotec la Sezione Veicoli Industriali dell'Unrae, unitamente al Comitato Centrale per l'Albo Nazionale degli Autotrasportatori, ha organizzato il Convegno Professione Conducente: alla guida del futuro (che si svolge oggi, ndr) per la presentazione e la diffusione del Protocollo d'Intesa che hanno da poco sottoscritto, relativo al Progetto di Formazione di conducenti di veicoli industriali. Si tratta di un progetto strategico che punta ad accrescere un comparto produttivo di primaria importanza e che vuole dare un impulso positivo alla risoluzione del problema della disoccupazione giovanile.
Formare e qualificare giovani conducenti alla guida di veicoli delle ultime generazioni, tecnologicamente all'avanguardia nel rispetto dell'ambiente e della sicurezza, è un'esigenza fondamentale per conseguire l'obiettivo di avvalersi di personale professionalmente preparato, in grado di assicurare i massimi livelli
di efficienza e sicurezza, con notevoli vantaggi dal punto di vista della sostenibilità economica e ambientale». Nel progetto non ci saranno solo aziende e istituzioni, ma verranno coinvolte anche centinaia di studenti.PEv
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