Al Lingotto Arriva Bondi e promette: presto il Centro per la promozione del libro

I visitatori sono stati 307 mila, in crescita del 5% rispetto ai 293 mila dell’edizione 2008. È il primo bilancio della Fiera internazionale del libro 2009 di Torino che ha chiuso ieri nei padiglioni del Lingotto dopo quattro giorni di lavori. Il risultato annunciato dal presidente Rolando Picchioni nella conferenza stampa finale è stato definito «molto soddisfacente». Aumentata del 30% la vendita dei libri, 2.837 i giornalisti accreditati. «L’edizione 2009 ha soddisfatto pressoché tutti - ha sottolineato Picchioni - editori, organizzatori e visitatori». Alla kermesse hanno preso parte 1.400 espositori. Soddisfatto anche il Paese ospite, l’Egitto. Ora si pensa già all’edizione 2010. Il favorito per diventare Paese ospite il prossimo anno è l’India, la cui delegazione ha incontrato nei giorni scorsi il vertice della Fiera.
Ieri al Lingotto è arrivato il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, che annuncia: a luglio nascerà il centro per la promozione del libro. «Il centro - ha spiegato Bondi - avrà autonomia di azione e autonomia finanziaria e non appena sarà insediato il Comitato nominerò il suo presidente scegliendolo tra le persone più autorevoli che saranno disponibili». Il Centro, costituito agli inizi 2007, ma non ancora entrato nella fase operativa, prevede due obiettivi essenziali: il coordinamento delle competenze che ruotano intorno al mondo del libro e della lettura; e un modello di cogestione pubblico-privato per i programmi di promozione. L’annuncio di Bondi provoca però anche una polemica tra gli addetti ai lavori. Il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Federico Motta, replica sarcasticamente al ministro: «Non abbiamo ancora un Centro per il Libro e sono già diventati due? Suona come uno scherzo. Aspettiamo da anni il Centro per il Libro e la Lettura, da gennaio doveva essere operativo, secondo le parole del ministro pronunciate a ottobre ai nostri Stati generali dell’editoria; invece non solo non abbiamo ancora visto nulla, ma ce lo ritroviamo già duplicato!? Incontreremo presto il ministro Bondi per chiedere direttamente a lui se risponde a verità. Se fosse vero, sarebbe grave».


Nella sua visita in Fiera, Bondi si è soffermato in diversi stand, tra cui quello della Mondadori, firmando le copie del suo libro Il sole in tasca. Ma ha avuto tempo per un battibecco con l’assessore piemontese alla Cultura, Gianni Oliva, risentito dalle parole del ministro sulla gestione troppo politicizzata della cultura da parte delle istituzioni piemontesi.

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