Liste d’attesa in aumento e medici in fuga

Liste d’attesa in aumento e medici in fuga

«Burlando inaugura? Faccia pure, sono le cose che la gente proprio non sente». Chi l’ha detto? Qualche esponente di centrodestra sempre pronto alla critica? Macché, l’osservazione viene da sinistra, da Unione a sinistra per la precisione. Viene da Pietro Randazzo, responsabile del settore sanità per il movimento che appoggia e sostiene la giunta di Claudio Burlando. Che non esita a criticare il presidente della Regione e la sua scelta fatta di «apparenza». La sostanza, quella di cui ci sarebbe bisogno, sembra offrire un panorama disastroso.
«È inutile aprire centri per esami e visite specialistiche - attacca Randazzo - Quello che conta sono le liste d’attesa, i risultati. E un ecocardiogramma adesso viene fissato a fine febbraio. Le liste d’attesa sono peggiorate, e di molto, da quando c’è questa amministrazione regionale». La domanda più spontanea, per chi offre a Burlando i voti per andare avanti, è quella sui motivi che non portano a un ritiro della fiducia, almeno in campo sanitario. «Non sono un consigliere regionale - spiega il responsabile Sanità di Unione a sinistra - Ma posso assicurare fin d’ora che Burlando non avrà più il mio voto, e come il mio anche quello di molti altri con cui mi confronto, in questo settore».
Le liste d’attesa erano state una delle promesse elettorali più forti di Claudio Burlando. Non solo. Dovendo ammettere il fallimento della sua amministrazione in materia, proprio un anno fa aveva dato tempi «certi» per la soluzione del problema. Entro marzo 2008 avrebbe dovuto mettere tutto a posto. Ma anche questa promessa non è stata mantenuta. «Le inaugurazioni sono aria fritta - riprende deciso Randazzo - Perché piuttosto non viene a fare dei giri negli ospedali? Si renderebbe conto di quelli che sono i veri problemi. Ad esempio la fuga dei medici, in particolare dal San Martino. Massimo Giordano, un chirurgo proctologo, è andato ad asti e ora tutti vanno da lui a farsi operare. In regime di convenzione. Cioè paga la Regione. Stessa cosa avviene con Spagnolo, di cardiochirurgia».
Dal San Martino arriva, secondo il responsabile salute di Unione a sinistra, un altro passo falso pesante per la giunta Burlando. «L’inchiesta sulla gestione dell’ospedale - fa notare - non si è mai voluta fare per scelta della giunta. E noi, da sinistra, la chiedevamo con forza. Ma l’assessore alla Sanità Montaldo dovrebbe anche spiegare che fine ha fatto la scelta dell’area per il nuovo ospedale. Quando lui è stato assessore all’Urbanistica del Comune ha sempre evitato di dare una risposta». Risposta che sarebbe assai più gradita ai cittadini rispetto a tanti nastri tagliati. «Potrei andare avanti all’infinito. Basti pensare che in questi giorni sto per scrivere alla Corte dei conti per denunciare il continuo spreco di soldi provocato dalla Regione che si ostina a non applicare la legge sul recupero delle medicine non utilizzate, in particolare dai malati terminali - attacca ancora Randazzo, che è anche vice presidente dell’associazione Gigi Ghirotti - Finalmente c’è la legge, è stata recepita della Regione, ma mai è stata applicata. E l’assessore dice di non saperne niente.

E ancora vorrei chiedere dove sono andati a finire i fondi per la non autosufficienza. O perché tardi il via libera alla realizzazione a Villa Salus di un punto per la cura dei malati terminali di Sla».
Una risposta potrebbe essere: perché ci sono ancora inaugurazioni da fare.

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