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L'Italia nella morsa degli incendi Peschici: quattro morti, molti feriti

Due persone sono state trovate morte carbonizzate in un’automobile su una strada di Peschici dove le fiamme continuano ad espandersi. Altre due sono state trovate senza vita sulla spiaggia, probabilmente asfissiate. Ottocento gli sfollati. Dopo diverse ore l'incendio è stato circoscritto. Disastri e preoccupazione in mezza Italia: danni per 5 miliardi di euro. Parisi mette a disposizione l'esercito

L'Italia nella morsa degli incendi 
Peschici: quattro morti, molti feriti

Roma - Due persone sono state trovate morte carbonizzate in un’automobile su una strada di Peschici dove le fiamme continuano ad espandersi. Altre due sono state trovate morte - probabilmente asfissiate, sulla spiaggia. Lo ha riferito l’assessore regionale ai Servizi sociali dalla prefettura di Foggia, dove è stata allestita una unità di crisi. Mille persone che erano assediate dalle fiamme a Peschici sono state tratte in salvo via mare. Per l’evacuazione sono state utilizzate, oltre alle motovedette della Capitaneria di porto, anche imbarcazioni private.

Incendio circoscritto Sarebbe stato circoscritto il grande rogo che da diverse ore sta interessando il paese di Peschici e le aree circostanti sul Gargano. Il pericolo non sarebbe cessato del tutto ma il lavoro delle squadre di Vigili del fuoco e degli elicotteri della forestale risulta efficace. A conferma di quanto annunciato dal governatore della Puglia, Nichi Vendola, sono arrivati a Peschici i primi nuclei dei cinquanta pullman impiegati nel trasferimento di circa 800 persone, momentaneamente senza alloggio dalle zone interessate dalle fiamme ai centri di accoglienza di San Giovanni Rotondo e Cerignola, sempre nel foggiano.

Esercito pronto a offrire soccorso Il ministro della Difesa Arturo Parisi: "Siamo disponibili a mettere a disposizione uomini e mezzi delle Forze Armate per concorrere alle operazioni di spegnimento incendi e di soccorso alla popolazione".

Danni e paura al centro-sud Stanno provocando danni per 5 miliardi di euro gli incendi che in questi giorni interessano il nostro Paese. Lo ricorda la Cia, Confederazione italiana agricoltori, che sottolinea il ruolo svolto in questa emergenza dalle imprese agricole e forestali, che a fronte di ciò "si candidano ad essere strumenti di garanzia per svolgere azioni costanti di presidio, gestione e pronto intervento in caso di eventi dannosi per il patrimonio naturale, a cominciare proprio dagli incendi". A partire dalla pulizia e dalla manutenzione del sottobosco.

L'Aquila, ancora fiamme dove è caduto il canadair Oggi le fiamme non si erano ancora spente, ad Acciano, dove ieri per prestare soccorso e spengnere un vasto incendio è precipitato un canadair. Nell’impatto al suolo è morto il pilota Andrea Golfera, 51 anni, di Lugo di Romagna ed è rimasto ferito in modo grave il copilota Daniele Ret, 27 anni, di Trieste.

Nel Nuorese 4mila ettari distrutti Ad ardere sono per la maggior parte aree boschive. E' il caso del grande rogo, quasi sicuramente di origine dolosa, che ieri ha minacciato la periferia di Nuoro, portandosi via 4mila etteri di terreno delle campagne intorno al capoluogo, Macomer, Orani e Oniferi. Pascoli e boschi hanno continuato a bruciare tutta la notte, ma il fronte delle fiamme più vicino ai quartieri periferici di Nuoro è ormai sotto controllo.

Marche sotto le fiamme E critica anche la situazione nelle Marche, dove vigili del fuoco, corpo forestale e volontari stanno cercando di domare le fiamme che, alimentate dal forte vento, arrivano a lambire anche diverse case. La situazione più preoccupante ad Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), dove un incendio si è esteso nella notte alla località Sala di Roccafluvione minacciando diverse abitazioni, che sono state evacuate. Sul posto, oltre alle squadre da terra, anche un elicottero. Mentre a Montemonaco è ripreso l’incendio, nelle vicinanze del centro abitato, che ieri aveva costretto ad evacuare una colonia estiva di ragazzini.

Pericolo nel Pesarese Non arrivano buone notizie neanche dalla zona di Frontone, nel Pesarese, dove, nonostante le operazioni di bonifica, le fiamme hanno ripreso vigore. A causa del forte vento in quota, che impedisce l’utilizzo di mezzi aerei, numerosi focolai si sono riaccesi e minacciano ora un’area vastissima. Si continua infine a operare a Trinquelli di Genga (Ancona), dove una trentina di uomini, con l’ausilio di un elicottero, sta cercando di domare un rogo - probabilmente di origine dolosa - e presidia diverse abitazioni, per il momendo non ancora evacuate. Per fronteggiare l’emergenza i vigili del fuoco di Ancona hanno raddoppiato i turni di lavoro, mentre il corpo forestale esorta ancora una volta a non accendere fuochi di nessun tipo all’aperto.

Calabria, in chiesa per fuggire alle fiamme Hanno trovato riparo all’interno della chiesa matrice gli abitanti di Magisano (Catanzaro), soprattutto donne, anziani e bambini per tentare di sfuggire al fumo ed alle fiamme di un forte incendio che si è sviluppato nella parte bassa del paese. Le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, hanno lambito il centro abitato interessando alcune abitazioni che sono state danneggiate. Distrutte anche case rurali e alcuni recinti con animali all’ interno.

Situazione preoccupante anche in altre zone della provincia di Catanzaro.

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