Sarà stato un mito, il re del pop, come generalmente è stato definito, nel giorno della sua morte. Ma qua, almeno a Roma, sembra che niente sia accaduto. Mentre il resto del mondo versa lacrime e fa fuori le scorte dei cd di Micheal Jackson l'Italia resta impassibile nella sua pigra indifferenza. Una passeggiata nei grande megastore italiani conferma l'impressione che il grande Jacko qui non abbia mai sfondato se non ai tempi in cui uscirono «Thriller» (1983) e «Bad» (1987). Neppure la morte del più grande riesce a smuovere un andazzo che dopo «Invincible» era diventato imbarazzante quanto a vendite. Da mesi «Thriller» viene offerto a 9,90 euro perché non vende. O addirittura in abbinaemento al vero capolavoro «Off The Wall» a 12,90 euro. Un affronto che non ha eguali al mondo. A tre giorni dalla morte immagini un reparto tutto dedicato a Jackson con le ultime rimasterizzazioni, qualche cofanetto (la Sony ne ha già fatto uscire uno con i quattro cd a 29 euro), dvd, poster. Niente e nessuno chiede. Il paese che ama etichettare qualunque cosa ha voluto bocciare una musica considerata dal 1991 poco nera e neanche troppo bianca. Poco male, in fondo Michael aveva smesso di esistere artisticamente quando venne abbandonato dai fidi Rod Temperton e Quincy Jones, veri artefici delle magnificenze sonore di «Off The Wall» e «Thriller», grande musica nera nelle ossa e bianca nell'animo.
Ma per cinque anni è stato padrone del mondo. Quello che non riuscì mai a Marvin Gay e Stevie Wonder è riuscito a Jacko e tanto basta per farlo entrare nella storia maggiore della musica. Alla faccia degli italiani dalla memoria corta!.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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