Litiga con l’ex suocera sale in auto e la investe

L’uomo va dall’ex moglie e trova i suoi familiari: una violenta discussione finisce in tragedia

L’hanno arrestato per aver cercato di uccidere la suocera che lo odiava più di quanto ancora lo detestasse l’ex moglie. È salito in macchina e l’ha travolta, riducendola in fin di vita; poi si è allontanato, ma la sua fuga è durata poco. I carabinieri lo hanno rintracciato nel centro della città e arrestato. La donna invece è stata ricoverata in ospedale in gravi condizioni
Il dramma familiare si è consumato domenica mattina a Rho. Verso mezzogiorno F.P. operaio di 38 anni, si reca a casa dell’ex moglie, dalla quale si era diviso da poco, per discutere sia delle questioni economiche connesse alla separazione, ma anche e soprattutto per vedere il figlio.
La donna non è sola: nell’alloggio infatti ci sono anche alcuni suoi parenti e soprattutto la madre. Lo accolgono in maniera fredda e infastidita, al punto tale che l’uomo non riesce neppure a scambiare parola con quella che era stata la sua compagna di un tempo. Volano insulti, minacce e la lite si fa sempre più accesa. L’ex moglie, nonostante tutto, cerca di schierarsi dalla sua parte, anche perché è pur sempre il padre del suo bambino. Ma gli altri non ne vogliono sapere. Lo buttano fuori di casa a spintoni e non contenti continuano ad infierire, e non solo a parole, anche in strada.
L’animo più esacerbato è quello della suocera, che non fa mistero di detestarlo dal profondo dell’animo. «Non ti devi più far vedere, devi sparire» continua a gridare in strada aggiungendo altri pesanti insulti.
A questo punto umiliato e deriso, l’uomo non riesce più a contenersi. Sale sulla propria automobile e lancia il mezzo contro la donna, che non ha il tempo di scansarsi. La investe sotto gli occhi allibiti degli altri parenti e poi si allontana.
C.D., di 72 anni, rimane sanguinante sull’asfalto, e mentre i familiari cercano di soccorrerla viene lanciato l’allarme. Pochi minuti dopo sul posto arriva un equipaggio del 118. I soccorritori praticano all’anziana le prime cure e infine la trasportano in ospedale. Le sue condizioni appaiono gravi a causa delle numerose «lesioni traumatiche da arrotamento». Viene così trasferita con prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva. Nel frattempo, sul luogo dove ha avuto luogo lo scontro familiare, giungono anche i carabinieri che ricostruiscono nei dettagli l’accaduto.


Scatta pertanto la caccia al fuggitivo, che sta girovagando senza una meta precisa per le vie della città. Fino a quando una pattuglia lo intercetta in Corso Europa e dopo avergli imposto l’alt lo ferma. F.P., ancora in evidente stato confusionale, non oppone resistenza: lo arrestano per tentato omicidio.

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