Litorale laziale, un’estate nerissima

Incidenti, delitti, abusivi, crisi. È stata un’estate nera quella che sta per concludersi sul litorale romano. E mentre il sole bacia il penultimo fine settimana di agosto ecco un breve resoconto di tutto quello che è accaduto nelle ultime settimane sul mare di casa. A partire dall’ultimo caso, quello della povera Nelly Gerardi, 25 anni e incinta di cinque mesi, travolta e uccisa nella notte tra mercoledì e giovedì ad Anzio, all’incrocio tra l’Ardeatina e il lungomare delle Sirene, da un’auto guidata da un giovane sotto l’effetto di cocaina. Una serata «da sballo» finita in tragedia, in un violentissimo scontro frontale. Per Galasso sono scattate subito le manette. Per lui, che ora si trova rinchiuso nel carcere di Velletri, l’accusa è omicidio colposo aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti. Il ragazzo, che lavora nell’impresa edile del padre e che vive in un appartamento nel quartiere-bene dell’Eur, in base alle nuove norme inserite nel Pacchetto sicurezza, rischia una pena che va dai 3 ai 10 anni di reclusione.
Ed è sempre di pochi giorni fa il caso dell’algerino di 31 anni che, in una spiaggia di Ostia, ha cercato di rapire una bambina di tre anni sotto gli occhi della madre, finendo in manette dopo un inseguimento a opera dei presenti che lo hanno quasi linciato. Di diverso registro invece l’aggressione ai danni di un ambulante straniero su una spiaggia libera di Ostia da parte dei parenti del gestore di un chiosco che si sarebbe sentito danneggiato dalla presenza dello straniero, che vendeva bibite da un frigobar. Un episodio che segnala l’esasperazione montante nei confronti dei «vu’ cumprà», sempre più invadenti sulle spiagge romane, malgrado qualche operazione più che altro di facciata.
Due episodi tristi hanno avuto per teatro negli ultimi giorni Aprilia. Il primo, l’uccisione di un rapinatore romeno di vent’anni da parte di un proprietario di una tabaccheria esasperato per i continui tentativi di furto. E poi il ritrovamento del cadavere di Massimo Pisnoli, suocero del calciatore della Roma Daniele De Rossi, vittima probabilmente di un regolamento di conti. Un’indagine che deve ancora dire molto e che è stata affidata dalla Dda, a dimostrazione di come le infiltrazioni della criminalità organizzata nel litorale a Sud di Roma preoccupino le forze dell’ordine.
E su questo quadro fosco, l’ombra lunga della crisi economica, che quest’anno ha danneggiato pesantemente tutto il litorale laziale.

Da Ponza al Circeo, fino a Ostia e Nettuno ristoratori e gestori degli stabilimenti balneari hanno denunciato un calo delle presenze che sfiora anche il 50 per cento, soprattutto nella prima parte della stagione. Molte famiglie hanno preferito la spiaggia libera e il panino al lettino e al pranzo nello stabilimento. L’estate nera del litorale laziale è fatta anche di rinunce.

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