Antonio Signorini
da Roma
Misure che, prese singolarmente, sembrano esclusivamente mirate a stanare il reddito degli evasori, ma che «messe in controluce» possono essere interpretate come preparativi per la temutissima tassa patrimoniale. Il sospetto, a un giorno dalla presentazione del pacchetto Visco e delle misure fiscali della manovra, è venuto allex viceministro dellEconomia Giuseppe Vegas. La patrimoniale, sostiene lesponente di Forza Italia, avrebbe anche un senso politico, perché potrebbe servire ad accontentare lala sinistra della coalizione, che oggi ha dovuto mandare giù le liberalizzazioni del ministro Bersani. Vegas si dice sorpreso per lentità irrisoria della correzione del deficit 2006. «O gli allarmismi erano ingiustificati oppure, nel caso la situazione dei conti pubblici fosse così tragica come ce lavevano dipinta, hanno dato un segnale preoccupante di impotenza».
Partiamo dai sospetti. Lei ha parlato di una patrimoniale alla francese, in cosa consiste?
«Sui patrimoni superiori ai 750mila euro si paga unimposta progressiva con aliquote che partono dal 2 per cento. Il patrimonio è calcolato sia sui beni mobili sia su quelli immobili».
Visto che in Francia è prevista, potrebbe non essere uno scandalo.
«Certo, si può fare, qui in Italia cè lIci che è una specie di patrimoniale. Di solito, però, se si tassano molto i redditi, è bene non tassare molto i patrimoni. Possono benissimo decidere di farlo, anche perché Fausto Bertinotti la chiede da tempo, però sarebbe bene saperlo prima così cominciamo a preoccuparci. Poi sarebbe loccasione giusta per questo governo di fare una cosa di sinistra».
In che senso?
«Il pacchetto di liberalizzazioni di Bersani inserito nella manovrina sembra più una cosa di destra che di sinistra. Probabilmente con la Finanziaria, che sarà ben più consistente, vorranno accontentare anche lala sinistra della coalizione».
Quali sono secondo lei le misure approvate dal governo Prodi che possono far pensare a una patrimoniale?
«Molte di quelle in materia fiscale. Quella che prevede lobbligo di dichiarare nellatto di compravendita, il valore reale dellimmobile invece che quello catastale. Significa far emergere una ricchezza e far pagare direttamente le imposte delle persone fisiche e delle società, nonché lIci su un valore superiore rispetto a quello catastale, con buona pace di chi ha investito sul mattone. Ma significa anche far emergere in modo consistente la ricchezza immobiliare degli italiani. Quando si impone che i pagamenti dei professionisti avvengano solo tramite transazioni bancarie o quando di chiede ai commercianti di comunicare settimanalmente gli incassi. O quando si consente al grande fratello fiscale di conoscere il nome dei fornitore dei clienti».
Questi, senza scomodare la patrimoniale, non potrebbero essere solo dei modi per conoscere limponibile e colpire semplicemente levasione sulle tasse già in vigore?
«Certo, prese singolarmente servono a far pagare le tasse a tutti, ma insieme possono benissimo costituire la base sulla quale applicare una patrimoniale. Un sospetto che cresce se è vero che dopo questa manovrina dobbiamo aspettarci una Finanziaria molto più pesante. Faccio un altro esempio di misura: quando si obbligano banche, Poste e Sim, secondo una vecchia idea della sinistra, a fornire periodicamente lelenco dei risparmiatori, che altro si vuole conoscere se non la consistenza dei patrimoni? E a cosa serve conoscerli se non a tassarli?».
Che idea si è fatto della correzione minima del deficit 2006?
«Sono perplesso. Ma non lo dico da esponente dellopposizione, lo dico da un punto di vista governativo.
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