In Lombardia morti bianche in calo del 37% Formigoni: «Più responsabilità agli enti locali»

AUTONOMIA La Regione auspica di coordinare gli organi di sicurezza e controllo del lavoro

La Lombardia fa il punto sulle morti bianche. La situazione delle tragedia sul lavoro in regione vede una diminuzione del 37% rispetto al 2007, con gli indici di frequenza infortunistica che calano del 5% tra il 2007 e il 2008 e del 7% rispetto al 2006. Nel 2008 la riduzione degli infortuni nel settore dell’industria è stata pari all’11%, mentre nelle costruzioni di quasi il 19%. Inoltre con l'adozione del piano regionale della sicurezza è stata incrementata l'attività ispettiva da parte delle Asl, passando da 26.215 sopralluoghi del 2007 a 52.309 nel 2008.
A fronte di una diminuzione del fenomeno rispetto agli anni passati, il risultato positivo deve essere un punto di partenza per non abbassare la guardia nella sfida alla sicurezza sul lavoro. È questo il senso della tavola rotonda sul lavoro organizzata ieri a Milano a un anno dall’approvazione del piano 2008/2010 per la promozione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro sottoscritto con le parti sociali, dove sono intervenuti il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il governatore lombardo, Roberto Formigoni.
«Il risultato positivo resta però un punto di partenza, perché una sola vita sacrificata sul lavoro è una vita che deve essere salvata e risparmiata - ha spiegato Formigoni -. Da una parte vogliamo rafforzare i controlli, soprattutto sulla strada della prevenzione e aiutare i lavoratori a conoscere meglio le leggi per applicarle in maniera più costante. In secondo luogo puntiamo però alla semplificazione, perché l’artigiano che magari è solo a capo di un’azienda deve poter perdere meno tempo in burocrazia e deve avere accesso più agile alle regole sulla sicurezza. Inoltre la Regione è pronta ad assumersi maggiori responsabilità, per questo si candida a sperimentare, attraverso un accordo con il ministero, un modello che ci assegni il ruolo di coordinamento dei piani di controllo di tutti gli enti che operano sul territorio».
A livello nazionale dal 2001 al 2008 gli incidenti sul lavoro si sono ridotti del 15%, a fronte di un incremento dell’occupazione del 9%. «Nell’ambito della salute e della sicurezza registriamo un trend positivo - ha spiegato il ministro Sacconi -.

Dal 1963, anno del picco di incidenti mortali, la discesa è stata costante. Tuttavia non possiamo accontentarci di ciò, come del confronto europeo dove siamo in una condizione leggermente migliore rispetto al resto dell’Unione».

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