Sono sopravvissuti alla Guerra fredda e a missioni ad alto rischio contro i terroristi islamici come quelli che ieri hanno colpito per fini politici la capitale russa, hanno vissuto incredibili avventure in stile James Bond, ma di fronte allesplosione della Rete, con tutte le sue possibilità e i suoi pericoli, i veterani dei servizi di spionaggio britannici sono costretti a deporre le armi. Quello che serve è una nuova generazione di «guerrieri dellombra» cui bisognerà far posto con un piano di pensionamenti.
La conferma dellinadeguatezza delle spie inglesi di vecchia generazione arriva da Jonathan Evans, direttore generale dei servizi segreti di Sua Maestà, lMI5, che ha lamentato la poca dimestichezza con internet degli agenti più anziani, che non riuscirebbero a capire il mondo dei social network e a utilizzare al meglio la rete. I reparti informatici dellMI5 languono - ha fatto intendere il direttore generale - e il rischio è che il potenziale di Internet, che potrebbe determinare una nuova generazione di scoperte e tecniche utili per i servizi segreti, non viene utilizzato quanto si potrebbe. Urge quindi, sostiene Evans, uno «svecchiamento» dellintelligence.
Parlando di fronte alla commissione parlamentare per i servizi segreti e la sicurezza, Evans ha annunciato lidea di mandare a casa gli agenti più maturi e reclutarne di nuovi, più giovani, che sappiano usare internet e abbiano familiarità con le nuove tecnologie. «Penso che parte del personale non sia esattamente quello che vorremmo per il futuro», ha detto Evans alla commissione parlamentare, riferendosi agli agenti in carica attualmente. Le spie anziane saranno quindi coinvolte in un piano di esuberi, in parte volontari e in parte obbligatori. Secondo il Daily Telegraph, comunque, il numero di spie che andranno in prepensionamento sarà relativamente esiguo, anche perché era già previsto un aumento del numero delle donne e degli uomini che lavorano per lMI5.
Il ministero della Difesa e i servizi segreti hanno lanciato una campagna pubblicitaria per attirare nuove reclute e sembra che la «promozione» sia riuscita a ravvivare linteresse dei giovani nel mondo dello spionaggio. Il Telegraph stima che saranno 600 le nuove spie assunte dallMI5 il prossimo anno, la maggior parte probabilmente tra i 20 e i 30 anni, che non solo ravviveranno le fila degli specialisti informatici ma che saranno destinati anche nel dipartimento più propriamente investigativo. Si aggiungeranno alle 3.
Londra manda a casa le vecchie spie: «Non conoscono Internet»
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