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Londra: turbanti antiproiettile per i poliziotti sikh

Secondo la stampa britannica i ricercatori stanno mettendo a punto un materiale tipo kevlar, capace di fermare le pallottole. I poliziotti che professano la religione sono oltre 2.000. Il loro credo vieta di non indossarlo, anche al lavoro

Gli agenti di polizia britannici di religione sikh potrebbero presto dotarsi di turbanti a prova di proiettile, così da poter essere impiegati in servizi armati, cosa finora impossibile per la mancanza del copricapo protettivo. La religione Sikh impone l'uso del turbante, che non può essere tolto nemmeno in servizio. Per questo motivo gli agenti sikh - circa 2.000 nel Regno Unito - non possono neanche partecipare al servizio durante le manifestazioni, perché le regole prescrivono il casco. Ma ora i ricercatori stanno mettendo a punto un turbante di un materiale tipo kevlar, capace di fermare le pallottole, secondo quanto scrive la stampa britannica. Per l'ispettore Gian Singh Chabal della polizia del Kent e vicepresidente dell'associazione degli agenti sikh, «occorre parlare con il ministero dell'Interno e far loro accettare che gli agenti della nostra religione possano partecipare a servizi armati o al controllo di manifestazioni portando il turbante». Chabal sottolinea che il turante antiproiettile dovrà essere testato proprio dal ministero, prima di diventare d'ordinanza. L'Home Office, attraverso un portavoce ha detto che «il governo vuole una polizia che rifletta le diverse comunità delle quali è al servizio.

Spetta alle singole forze locali fare gli aggiustamenti ragionevoli per accomodare le convinzioni religiose dei singoli agenti, nella maniera permessa dalle necessità operative».

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