Con l'onestometro i cittadini «votano» chi paga le tasse

Un sito, che funziona come «tripadvisor», raccoglie le segnalazioni su commercianti e professionisti che rilasciano le ricevute La lista dei «buoni» conta già 1.500 attività

N ell'Italia di chi si arrangia e ne inventa di tutti i colori per gabbare il fisco, succede che il concetto di normalità si inverta. E allora, per tanti cittadini, oggi fa quasi quasi più notizia imbattersi in un commerciante, un elettricista o un dentista che emette scontrini e rilascia regolare fattura (senza dover espressamente chiedere, sia chiaro...). Evasori.info è un progetto non profit nato nel 2008 dall'idea di sfruttare il web come una piattaforma per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'evasione fiscale . Sul sito hanno preso piede due nuovi strumenti: «Onestometro» e «Bollino degli onesti». Proprio così, conferma la portavoce Patrizia Chiaramonte: «Le segnalazioni degli onesti cominciano a crescere, ci sono già oltre 1.500 esercenti e professionisti nel nostro database e speriamo di raggiungere presto la massa critica necessaria per rendere questo servizio utile ai consumatori».

Il Bollino degli onesti, spiega Ace, pseudonimo di un professore di informatica che ha creato Evasori.info e che lavora da anni in una università all'estero, ma preferisce mantenere l'anonimato per ragioni di privacy, «è una piattaforma sulla falsariga dei sistemi come foursquare e tripadvisor , che permette di segnalare e “pubblicizzare” esercenti e professionisti che emettono regolare scontrino o ricevuta fiscale». I cittadini possono individuare, creare e mappare le attività commerciali, e misurarne l'onestà con un indice chiamato «onestometro». «Basta un tap sullo smartphone. Gli esercenti possono consultare, stampare ed esporre il loro bollino degli onesti, un codice “QR” che facilita il monitoraggio dei loro comportamenti. L'obiettivo è innescare un circolo virtuoso», riassume Ace. Gli italiani, insomma, stavolta col proprio «voto» intendono premiare chi, com'è giusto e naturale che sia, svolge il proprio lavoro nel rispetto delle leggi e del prossimo.

Eppure continuano a piovere i warning contro i soliti furbetti, che rappresentano pur sempre la maggioranza dei contributi da parte degli utenti. «Ogni giorno riceviamo centinaia, alcuni giorni migliaia di segnalazioni. In pochi anni, i cittadini hanno segnalato più di un milione e 150mila episodi di evasione, per un totale di oltre 175 milioni di euro non dichiarati al fisco». Che cosa si scopre sul campo? «L'evasione è diffusa in tutta Italia, ma ogni provincia ha profili diversi. Riceviamo segnalazioni di grosse evasioni da servizi finanziari a Como, gli agenti immobiliari sembrano evadere di più a Milano, mentre a Roma gli affitti in nero guidano la classifica. In aggregato, le categorie “peggiori” sono medici e dentisti, ristoranti, agenzie immobiliari, seguono i bar. Poi vengono gli altri servizi per la persona (come i parrucchieri), i costruttori e gli affitti in nero». A chi accusa di incentivare la delazione e di favorire un clima ingiustificato di «caccia alle streghe» fiscale, il team di Evasori.info replica: «Ridicolo, non è possibile individuare nessun evasore. Solo la zona, e non la posizione precisa dell'evasione, viene registrata». L'anonimato (sia per chi segnala che per chi viene segnalato) è essenziale per scongiurare abusi, per esempio denunce false a scopo di diffamazione.

La Rete come

alleata dei «buoni» per stanare i «cattivi». Tuttavia per chi vuole fermare un evasore, fornendo le proprie generalità con un esposto ufficiale, resta il metodo tradizionale: una telefonata al 117 della Guardia di Finanza.

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