Lanno horribilis dellippica italiana - ma il 2011, visti i presupposti, rischia di essere pure peggio - si sta concludendo in modo sconcertante. Ormai siamo al «tutti contro tutti» ed anche le miriadi di sigle e siglette che non rappresentano nessuno si sentono in diritto di scendere in campo con roboanti comunicati in rotta di collisione con loperato di altre categorie ben più rappresentative. Lippica di casa nostra in questo periodo assomiglia tanto a quello struzzo che, per sfuggire ai pericoli, invece di cercare una via di fuga nasconde la testa sotto la sabbia nellillusione che i suoi nemici scompaiano. Ma così facendo prolunga soltanto lagonia senza combattere rimandando lora dellesecuzione. Linarrestabile diminuzione delle scommesse ippiche (persino il derelitto Bingo, dopo una cura da... cavallo, è in netta ripresa, mentre le scommesse sui cavalli sono diventate il fanalino di coda nel disinteresse generale) ha prosciugato le casse dellente che non ha certo brillato nello spendere con giustizia le pur limitatissime risorse. La coperta è corta, daccordo, ma non si può far pagare un conto troppo salato a categorie già in grave difficoltà e per di più benemerite. Un esempio su tutti riguarda gli allevatori. Con questa mini-coperta si sono visti scoprire sin sopra lombelico (leggi crollo delle provvidenze del 75 per cento da 21 a 5 milioni di euro) e promettono giustamente fulmini e saette, anche perché linfausto provvedimento è incredibilmente di natura retroattiva interessando anche lanno in corso, in totale dispregio non soltanto delle delibere firmate a suo tempo dal ministro dellAgricoltura e dal sottosegretario allEconomia, ma anche delle più elementari regole delleconomia: il treno in corsa non può mai essere fermato. Cè materia superabbondante per una valanga di ricorsi in tribunale, a meno che Claudio Varrone, neo commissario straordinario dellUnire e grosso esperto di diritto amministrativo, non riporti una ventata di buonsenso.
Ma passando ai fatti ben meno avvilenti della pista, era il trotto a tenere banco con il Galà internazionale allippodromo romano di Tor di Valle. Sconvolgente il risultato: si è imposto, infatti, loutsider Look Mp (a 20 contro 1) capace con un finale travolgente di dominare Irving Rivarco alla media di 112"6, nuovo record della corsa. Ha enormemente deluso la favoritissima Lisa America che, dopo aver rilevato al comando Irving Rivarco nella prima fase della corsa, è crollata come un sacco vuoto in retta darrivo. Non essendo un caso isolato - la figlia di Varenne anche in passato è stata protagonista in negativo di incredibili flop - ci aspetteremmo dallallenatore yankee Jerry Riordan spiegazioni plausibili che però temiamo non arriveranno mai. A meno che non si voglia dare per scontata la favoletta che le femmine, soprattutto a fine stagione, sono soggette ad inversioni di forma.
Dal trotto al galoppo non resta che complimentarci ancora una volta con il divino Mirco Demuro, il più forte fantino italiano che sta incantando il Giappone. Domenica allippodromo di Nakayama in sella a Victoire Pisa si è imposto nellArima Kinen, corsa di Gruppo 1, battendo in un finale incandescente Buena Vista, vincitrice morale della Japan Cup.
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