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Lorenzo prova a mangiare qualche punto a Rossi

EstorilJorge Lorenzo primo e, apparentemente, imbattibile, Valentino Rossi secondo e, apparentemente, in difficoltà. È successo tante volte in prova in questa stagione, è accaduto puntualmente anche all'Estoril, dove Lorenzo ha dominato tutti e tre i turni, tanto le libere quanto le ufficiali, rimanendo costantemente in prima posizione. Come aveva fatto Rossi nell'ultimo GP di Misano, dove poi aveva trionfato anche la domenica. «Ma non sarà affatto facile vincere - si fa prudente Jorge -, perché Valentino va forte e anche Stoner è tornato in ottima forma. Sarà una gara dura, difficile. Ma me la posso giocare».
Vincere per tenere aperto il mondiale, per recuperare un po' dei 30 punti che lo separano da Rossi, sperando che qualcun altro, magari proprio il convalescente Stoner, si infili tra le due Yamaha, così da rosicchiare ancora più punti. «Sì, bisogna provarci - si fa più spavaldo Lorenzo -. Sono molto soddisfatto delle prove, sono stato primo in tutti i turni. Ma il livello è altissimo, nessuno può pensare di andarsene». Tanto alto che Rossi ha rischiato di finire fuori dalla prima fila, acciuffata nel finale, dopo aver patito un po' di problemi. «Dopo le libere del mattino - conferma - ero un po' preoccupato, perché non riuscivo a fermare la moto. Nelle qualifiche abbiamo fatto parecchie modifiche e siamo migliorati. Lorenzo è sicuramente più veloce, ha un ottimo passo, ma è importante aver conquistato il secondo posto».
Per Valentino, una situazione non facilissima da gestire, perché a quattro gare dal termine, si può pensare a fare il ragioniere, ad accontentarsi di un piazzamento. Cosa che però non ha mai fatto in tutta la sua carriera. «Ci sono tante variabili da considerare - spiega -: bisognerà vedere la partenza, le condizioni meteo (è previsto bello, ndr) e, soprattutto, il comportamento della moto negli ultimi dieci giri, perché questo è un tracciato molto impegnativo e nel finale sarà dura per le gomme».
E poi non si può dimenticare la variabile Stoner. Tornato in sella dopo 67 giorni, sparito in Australia senza dare informazioni certe sulle sue reali condizioni fisiche, Casey veniva dato da molti come finito. Invece, non solo il campione della Ducati è tornato, ma è pure andato fortissimo, conquistando un ottimo terzo tempo, con un passo gara vicino, se non addirittura migliore di quello di Rossi. «Sono tutto dolorante perché non salivo in moto da tanto tempo - afferma finalmente sereno -, ma fisicamente sto decisamente meglio di un paio di mesi fa. Naturalmente, la gara sarà tutta un'altra storia, ma è bello essere tornato a questi livelli, soprattutto dopo tutte le illazioni fatte sul mio conto».


Ad aggiungere ulteriore incertezza a una sfida che si annuncia molto equilibrata, c'è il quarto posto di Dani Pedrosa, solitamente il più veloce al via e quindi insidioso, perlomeno nella prima parte della gara.

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