Roma

Lou Reed e Scissor Sisters nell’estate dell’Auditorium

Più di un milione di spettatori per 1079 eventi. Questo, in estrema sintesi, il bilancio dell’attività 2006 dell’Auditorium Parco della Musica, che ha saputo fare della diversificazione dell’offerta un vero asso nella manica. Un bilancio che, rispetto al 2005, vede in aumento del 30 per cento il numero degli spettacoli e del 20 per cento quello dei frequentatori, grazie anche all’appuntamento della Festa del Cinema e all’apertura del Teatro Studio, ormai a tutti gli effetti quarta sala dell’Auditorium, in precedenza utilizzata solo per le prove.
Per merito delle cifre appena elencate, la struttura romana consolida il primato europeo e la seconda posizione nel mondo tra i complessi polifunzionali, presentando un utile di esercizio di 500mila euro e la capacità di autofinanziare per il 58 per cento le proprie attività.
«Il Parco della Musica - è l’opinione del sindaco Walter Veltroni - è l’esempio del clima culturale che si respira in città. Non credo sia un caso che al recente Festival di Sanremo abbiano vinto due ragazzi romani, con canzoni che affrontano argomenti di grande impegno».
Il sindaco ha approfittato dell’incontro con la stampa anche per annunciare quattro grandi eventi che caratterizzeranno l’estate dell’Auditorium. Nel mese di luglio, il 6 Lou Reed porterà il suo spettacolo «Berlin» in sala Santa Cecilia, mentre la Cavea ospiterà Paul Simon il 13, Damien Rice il 14 e gli Scissor Sisters il 17.
«Mai come in questo momento - ha detto Gianni Borgna, fresco presidente della Fondazione Musica per Roma - in città c’è stata grande effervescenza artistica. È molto significativo che l’Auditorium, in così pochi anni dalla sua inaugurazione, sia diventato la struttura che lavora meglio».
I dati parlano chiaro: nonostante la chiusura di agosto, infatti, il Parco della Musica ha il più alto livello di utilizzo delle sale, superiore all’80 per cento. Nessuna delle altre strutture simili, in Europa e nel mondo, può vantare dati così lusinghieri. «Grazie alla varietà degli eventi in programma - ha sottolineato Carlo Fuortes, amministratore delegato di Musica per Roma - ognuno può costruire il proprio palinsesto di spettacoli. Non è un caso, dunque, che il 37 per cento dei nostri spettatori frequenti l’Auditorium una o più volte al mese».
I tre grandi scarabei di Renzo Piano sono dunque entrati nel cuore dei romani, che fanno dell’Auditorium un punto di riferimento, una sorta di città nella città.

Una città per cantare.\

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