Louis-Joseph-Marie Querbes

Nacque a Lione nel 1793, in pieno Terrore, e per sua fortuna era troppo piccolo per avvedersene. Crebbe in tempi napoleonici, quando le acque per il clero si erano notevolmente calmate. Fu così che potè dar compimento alla sua vocazione ed entrare nel seminario cittadino nel 1812, dopo gli studi. Quattro anni dopo venne ordinato sacerdote e assegnato a una piccola parrocchia rurale, Vourles, non molto distante dal capoluogo del dipartimento. Il Querbes non tardò a rendersi conto di quanto vent'anni di rivoluzione anticristiana avessero fatto realmente tabula rasa nel popolo. Spazzata via la religione, le superstizioni ne avevano preso il posto. Grottesco: il cattolicesimo, proprio in nome della «lotta alla superstizione» era stato ghigliottinato, ed il risultato non era stato il «trionfo della ragione», bensì l'ignoranza più cruda. Poiché c'era da rievangelizzare praticamente da zero, venne all'abbé Querbes l'idea di creare un'associazione di catechisti, perché almeno i figli non dovessero subire la sorte dei padri. Nel 1826 fondò dunque i Clercs paroissiaux ou Catechistes de Saint-Viateur, che avevano come patrono il martire s. Viatore, un catechista lionese del IV secolo. Nel 1831 arrivò l'approvazione del vescovo e l'anno seguente si poterono aprire le prime scuole catechistiche. I Chierici di San Viatore divennero una congregazione religiosa vera e propria, che ottenne il crisma dell'ufficialità pontificia nel 1839. Padre Louis-Joseph-Marie Querbes morì a Vourles nel 1859.

Oggi detta congregazione è diffusa in tutto il mondo, dal Canada al Giappone.

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