da Roccella Jonica
La ventisettesima edizione di Roccella Jazz è stata la migliore della lunga serie. La più audace, anche sotto il profilo economico, e la più impegnata, se si pensa allemozionante concerto di Avanti Pop e al film Ballata in Sud di Francesca Archibugi con le musiche di Battista Lena. Per ciò segnaliamo per primo lunico episodio che ha sollevato polemiche, quello che ha concluso il Festival allAnfiteatro al Castello, protagonista la tonante Shibusa Shirazu Orchestra del Giappone: 30 fantasisti, ballerini, atleti, musicisti di estrazione informale che hanno allibito 3mila spettatori con due ore di musica-baccano e con una produzione di decibel allaltezza di rinomate discoteche. Impossibile descrivere la performance: basti dire che ai giovani è piaciuta molto, tanto che si sono precipitati ad acquistare i numerosi cd disponibili. Assai meno lhanno gradita gli altri, tanto più che il ciclone sembrava non finire mai. Altre sedi festivaliere dove è arrivata la Shibusa Shirazu sono state più prudenti e hanno programmato il concerto (concerto?) in due sere. Forse è la soluzione da consigliare perché per unora - non di più - tutti si sorprendono e si divertono.
Ci siamo già occupati dellesito eccellente dei concerti di Ornette Coleman, Carlo Rizzo e Paolo Fresu. Fresu è stato festeggiato anche in duo con Uri Caine al pianoforte, con le Lost chords della sempreverde Carla Bley e con la Kocani Orchestar. Splendide le voci di Leena Conquest, danzatrice di gran classe, di Maria Pia De Vito, Gabriella Grasso e Diana Torto; ottima la conferma del progetto Re: Pasolini di Stefano Battaglia. Dagli appunti di ogni sera scegliamo il successo del quartetto di Enrico Rava con Stefano Di Battista, Rosario Bonaccorso e Aldo Romano; lamato Jazz Trio, ammiratissimo nella sua Sicilia; i magnifici Doctor 3 che suscitano entusiasmo crescente ad ogni occasione; la lettura di episodi significativi del romanzo Teste quadre di Aldo Gianolio a cura di Vito e con lapporto musicale di Uri Caine e Gianluca Petrella; la «quasi Band» di Paolo Damiani che ha profuso saggi di originalità espressiva; il quartetto del sommo sassofonista Joe Lovano e lOrchestra Jazz del Parco della Musica di Roma diretta da Maria Schneider, arrangiatrice e direttrice ammirevole.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.