Madrid - Lei arriva su due tacchi alti così e dire che non ha neppure diciassette anni. Demi Lovato è, come dicono gli americani, la next new sensation, la nuova sorpresa del pop. Fa parte, lei che è di origini italiane, della nuova leva di idoli che cantano i buoni sentimenti invece di siringare cattiverie (ricordate i rappers?) oppure spargere malinconia. Volendo, è la più nuova delle nuove star e, a occhio e croce, nella prossima stagione farà boom anche qui da noi.
Demi Lovato, lei è sulla stessa onda di Miley Cyrus. Forse siete troppo simili.
«Tutt’altro. Miley e io siamo completamente diverse. Per la verità siamo molto amiche, ma io mi sento più rock».
Addirittura. E a chi si ispira?
«A me piacciono gruppi come i Paramore o i MetroStation. E, se andiamo indietro nel tempo, vado pazza per i Motley Crue o i Beatles».
Niente Britney Spears?
«Senz’altro lei è una delle migliori performers in circolazione, ma io sono Demi Lovato, un’altra cosa».
Intende zero pettegolezzi, zero vita spericolata. Però dicono che lei si sia già fidanzata con uno dei Jonas Brothers.
«Ma figuriamoci, tutti e tre sono quasi fratelli per me».
Demi, lei ha origini italiane.
«Sì, mio padre biologico è italiano, ma io non ho contatti con lui e non voglio averli».
Idee chiare. Quando ha iniziato a cantare?
«Avevo cinque anni quando mi sono ritrovata davanti a un pubblico. Poi ho sempre e soltanto sognato di fare questo mestiere».
Niente studi?
«Certo che sì: ho fatto le scuole superiori e forse andrò all’università».
Ha inciso un cd, «Don’t
«No, io non credo di essere cresciuta troppo in fretta. Ma senza dubbio voglio crescere velocemente».
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