«Low cost» Tata, da Torino solo appoggio tecnico

da Milano

Sarà soltanto di tipo tecnico l’apporto della Fiat all’automobile low cost di Tata Motors. La casa indiana, infatti, ha già approvato i progetti relativi allo stile e alla distribuzione della piccola vettura economica nei mercati circostanti. Per Torino, a questo punto, gli spazi di intervento non potranno che essere limitati. «Abbiamo accettato l’offerta di collaborazione della Fiat - ha fatto sapere da Mumbai il direttore generale di Tata Motors, Ravi Kant - ma la cooperazione non sarà a 360 gradi». La dichiarazione è stata rilanciata ieri dall’agenzia Reuters. Per l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, la risposta degli indiani non rappresenta una novità. A Torino erano già a conoscenza dello stato di avanzamento del progetto e delle difficoltà a trovare spazi.

Se l’apporto di Fiat all’auto Tata a basso prezzo si baserà solo sugli aspetti tecnici, il gruppo italiano ha praticamente ultimato la sua vera low cost che, come anticipato tempo fa dal Giornale, nascerà in Turchia. Si tratta, in pratica, di una Siena rivisitata che dovrebbe essere presentata al pubblico nei prossimi mesi. Tata Motors, intanto, ha comunicato i dati relativi al 2006, con utili in crescita a due cifre.

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